
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Martedì 27 Maggio 2025
Ardenno: così è riuscita la maxi truffa da 150mila euro. I carabinieri: «Fate attenzione»
Al telefono ha detto di essere un operatore della Polizia postale e ha convinto la vittima a fornirgli le sue coordinate bancarie
Ardenno
«Mi ha chiamato un individuo al telefono, una voce senza particolari inflessioni dialettali dall’altro capo dell’apparecchio telefonico, e mi ha detto di essere un investigatore della Polizia Postale e che per sicurezza, vista la grande turbolenza in atto di questi tempi in cui si parla di risiko bancario, sarebbe stato opportuno che provvedessi a trasferire i miei soldi per metterli al sicuro. Mi ha fornito delle coordinate bancarie ritenute, a suo dire, assolutamente affidabili, affermando che avrebbe provveduto lui con i colleghi a proteggere i miei soldi...”.
Emergono nuovi particolari sulla maxi truffa da 150mila euro che tanto sta facendo discutere in Valtellina e Valchiavenna. Dove, per curiosità, si è aperta la “caccia” al nome del truffato. «Attraverso operazioni bancarie, tre o quattro, in più giorni ravvicinati - ha raccontato la vittima, un settantenne ex piccolo imprenditore, quando si è presentato nella caserma carabinieri di Ardenno guidata dal luogotenente Fedele Striano per presentare formale denuncia - ho praticamente svuotato il mio conto aperto in banca, spostando 150mila euro sulle coordinate che mi erano state indicate. Quando, poi, ho cercato un contatto telefonico per verificare che tutto fosse a posto, andato a buon fine, non mi rispondeva più nessuno al telefono. E, a quel punto, mi sono sorti i primi sospetti e ho temuto di essere stato raggirato. Ed eccomi qui, signor maresciallo, a presentare denuncia, nella speranza che ora le indagini mi facciano tornare in possesso dei miei risparmi. Altrimenti sono un uomo rovinato».
Le indagini, per fare piena luce sulla maxi-truffa, sono state affidate ai carabinieri del Nucleo Investigativo del maggiore Saverio Leone con il coordinamento della Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone. E non si presentano affatto facili, ma alcuni elementi utili all’attività investigativa sarebbero stati già individuati.
L’impresa non è agevole, ma non impossibile: c’è l’esempio recente di quanto accaduto all’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, al quale gli inquirenti sono stati in grado di fare ritrovare l’enorme cifra sottratta da abili truffatori i quali avevano fatto confluire le ingenti somme di denaro sottratte (980mila euro) su un conto addirittura in Olanda. A raggirarlo una banda che ha usato numeri clonati e sistemi informatici molto sofisticati, servendosi pure di un conto ad Hong Kong. Nel frattempo il comandante della Compagnia carabinieri di Sondrio lancia un appello alla popolazione. «Bisogna prestare la massima attenzione per non cascarci. Ma prima di tutto - afferma il maggiore Marco Issenmann, da cui dipende la Stazione carabinieri di Ardenno che ora abbiamo appreso essere quella che ha raccolto la denuncia del mega-raggiro - devo dire che mi meraviglio che ancora oggi, con tutto quello succede e gli articoli di cronaca pubblicati dai giornali, ci sia ancora gente tanto sprovveduta da credere che appartenenti alle forze dell’ordine chiedano al telefono somme di denaro in contanti o di effettuare versamenti attraverso movimenti bancari, di fare bonifici, oppure fornire a sconosciuti dati sui propri conti correnti. Sembra impossibile che uno minimamente acculturato e informato ci caschi. Neppure gli addetti delle banche chiedono ai propri clienti e correntisti di agire in questo modo».
Nel diffuso tam tam delle voci, fra i residenti si cercava di scoprire chi fosse stato lo sfortunato compaesano finito nella rete dei malviventi: ad oggi sappiamo con certezza che ha presentato denuncia alla caserma di Ardenno, ma va ricordato che quest’ultima ha competenza anche sui paesi vicini di Buglio in Monte, Forcola, Val Masino, Tartano e Dazio e non è, pertanto, da escludere che il derubato viva in uno di questi.
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