Civo, convalidato l’arresto per il giovane trovato con l’hashish: è ai domiciliari

Il ventenne era già noto alle forze dell’ordine. Nella sua auto sostanza stupefacente e un bilancino: era sospettato di spacciare nel Morbegnese.

Civo

Il giovane di Civo che è stato arrestato pochi giorni fa dai carabinieri della caserma di Morbegno, con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio, è stato sottoposto a udienza di convalida del fermo e il giudice delle indagini preliminari del Tribunale, Fabio Giorgi, ha convalidato l’arresto e, in accoglimento della richiesta del sostituto procuratore Chiara Costagliola, ha disposto per il ventenne la misura cautelare degli arresti domiciliari. È stato, pertanto, scarcerato.

L’avvocato Stefano Di Pasquale, nominato d’ufficio dell’indagato nell’immediatezza dei fatti, aveva chiesto al giudice per le indagini preliminari una misura meno afflittiva del carcere per il suo assistito che, in occasione dell’interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

A finire nei guai con la giustizia era stato un ragazzo che, nonostante la giovanissima età, era già conosciuto alle forze dell’ordine e il blitz dei militari del luogotenente Antonio Sottile è scattato praticamente a colpo sicuro, in quanto da tempo lo tenevano d’occhio perché fortemente sospettato di essere uno spacciatore operante nel morbegnese.

Nella mattinata di sabato gli uomini dell’Arma si sono presentati nell’abitazione del giovane e hanno rinvenuto nell’alloggio un solo grammo di hashish, ma pure la presenza di un bilancino di precisione. Ma nell’appartamento passato al setaccio, d’intesa con l’autorità giudiziaria che ha concesso un mandato di perquisizione, gli investigatori hanno trovato pure la chiave dell’auto in uso al sospettato.

La vettura, poco dopo, è stata individuata in un parcheggio un po’ defilato della città del Bitto, a sua volta rivoltata come un calzino. Dentro sono spuntati sei panetti di hashish del peso complessivo di oltre mezzo chilogrammo e 45 grammi di marijuana. La sostanza stupefacente, ovviamente, venne posta sotto sequestro e il proprietario della macchina - probabilmente usata come deposito per la droga da smerciare, in dosi, ai consumatori del territorio - condotto nel carcere sondriese di via Caimi, in attesa dell’interrogatorio di convalida. Che ieri si è regolarmente svolto.

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