Delebio, truffato pensionato. «Sposti i soldi su un altro conto»: spariti 20 mila euro

A Delebio un pensionato ha perso 20mila euro con una telefonata. Il Comune di Verceia mette in guardia dai finti carabinieri che convocano in caserma.

Delebio

Si avvicinano le vacanze di Natale e i malviventi, per avere liquidità per regali e soggiorni, cercano di mettere a segno furti nelle abitazioni e truffe con vittime le persone più fragili. Si intensifica, di solito in questi periodi, la loro attività.

In Valchiavenna e Bassa Valtellina, negli ultimi tempi, non sono mancati raggiri messi in atto da personaggi senza scrupoli che, spesso agendo da remoto, senza neppure la necessità di effettuare spostamenti sul territorio, hanno raggirato persone della terza età.

Effettuano, di solito, delle chiamate invitando i soggetti presi di mira a effettuare dei bonifici su numeri di conto corrente che poi vengono immediatamente svuotati per rendere impossibile il ritorno in possesso delle somme depositate e prelevate prima in modo fraudolento.

L’ultimo caso in ordine di tempo ha visto come bersaglio un ultrasettantenne residente a Delebio che ha ricevuto una telefonata: «Sono in corso operazioni anomale sul suo conto bancario, si affretti a mettere al sicuro i suoi soldi. Ecco il numero di conto a cui fare il trasferimento del suo denaro». Gli ha detto così un fantomatico avvocato.

Il pensionato ha raggiunto, in breve tempo, la sua banca e ha effettuato il bonifico di circa 20mila euro all’Iban che gli è stato indicato dal malfattore.

Quando, in un momento successivo, gli sono venuti dei dubbi sulla bontà dell’operazione effettuata e ha fatto un minimo di approfondimento, ha scoperto che era stato truffato e, a quel punto, non gli è restato altro da fare che raggiungere la caserma dei carabinieri di Delebio, per presentare regolare denuncia contro ignoti.

In alcuni casi i derubati, quelli più bravi a manovrare con i sistemi tecnologici, non hanno neppure necessità di recarsi allo sportello bancario, ma effettuano il trasferimento dei soldi - dal proprio conto - a quello dei malfattori, via online, stando a casa propria, seguendo la procedura ordinaria di un qualsiasi altro bonifico che sono soliti fare all’occorrenza.

I responsabili, spesso, sono in grado di attivare numeri telefonici con i quali fanno le chiamate e poi quei numeri scompaiono immediatamente, una volta messo a segno il colpo. Dalla Compagnia carabinieri di Chiavenna arriva l’invito a prestare la massima attenzione quando si ricevono telefonate di un certo tenore: il suggerimento è quello di diffidare e di rivolgersi, semmai, direttamente in caserma o alla banca di fiducia che custodisce i risparmi del correntista.

Nel pomeriggio è stato diffuso sui canali social un comunicato da parte del Comune di Verceia, guidato dal giovane sindaco Alessio Della Bitta.

«Si avvisa la popolazione - si legge nel messaggio a firma del primo cittadino del paese della Valchiavenna - che è in corso una truffa. Alcuni cittadini hanno segnalato di avere ricevuto una telefonata da sedicenti carabinieri che convocano in caserma al fine, probabilmente, di fare lasciare libera l’abitazione per tentare di rubare». La nota diffusa dal Municipio aggiunge: «I carabinieri di Novate Mezzola spiegano che non stanno effettuando convocazioni. Quindi chiunque riceva una telefonata di questo tipo è pregato di telefonare in caserma al numero 0343-262600 o al numero 0343-44103 e verificare la veridicità di eventuale convocazione».

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