Il Bitto e le stelle, festa dei sapori valtellinesi

Alla Fiorida di Mantello in scena le eccellenze enogastronomiche del territorio

Mantello

Nemmeno la pioggia battente, che ha costretto i numerosissimi ospiti della serata “Il Bitto e Le Stelle” a cercare un riparo nel giardino esterno, ha fermato i lunghi discorsi di chi ha fatto nascere e crescere questa realtà, unica nel suo genere. La nuova cucina è un altro tassello che si aggiunge a La Fiorida, punto di riferimento per l’agriturismo ecosostenibile. «La nuova cucina crea un immediato impatto visivo e di sostanza sulla nostra accoglienza, rendendola ancor più immersiva nella proposta enogastronomica. È un passo importante, un pezzo di identità che si consolida e che vuole sottolineare l’eccellenza di quanto non solo qui, ma in tutto il territorio valtellinese e dell’Alto Lago di Como si può provare, dall’enogastronomia, all’outdoor, al benessere»: dichiara Viola Vanini, titolare de La Fiorida.

«Oggi la nostra offerta d’ospitalità si traduce in un’esperienza fatta di natura, relax, vita all’aperto, oltre che bellezze paesaggistiche. Il cibo, i vini, i sapori locali, le tradizioni e la cultura del territorio ne sono il punto qualificante: accompagniamo gli ospiti nell’essere partecipi e coinvolti, sia emozionalmente, sia attraverso visite e laboratori, secondo i loro gusti. Tutto questo si traduce nel nostro concetto di Agri Relais, declinato sia nel nuovo logo, sia nella nuova veste del sito lafiorida.com». Viola Vanini conclude: «È un’evoluzione che non conosce sosta e che continua a mantenere forte il legame con il nostro pubblico di riferimento: stiamo già mettendo su carta i progetti per l’area precedentemente occupata dalla stalla ora dismessa, in cui creeremo delle inedite soluzioni per un’ospitalità votata al piacere dell’equilibrio tra il benessere e l’ambiente circostante. Ma ne parleremo al prossimo Bitto e Le Stelle».

«Se 25 anni fa qui c’era solo un prato, oggi La Fiorida è diventata una destinazione di valore per il territorio. Questo è successo perché abbiamo avuto coraggio, ci siamo messi in gioco, abbiamo lavorato sodo e abbiamo saputo anche vivere del buon tempo insieme ai nostri ospiti. E lo abbiamo fatto con un concetto di sostenibilità che spazia dal rispetto per animali ed ambiente, sino alla capacità di creare indotto occupazionale ed economico nel comprensorio. Tre anni fa abbiamo inaugurato la nuova stalla, passando dalla meccanizzazione alla robotica, con l’uso dell’intelligenza artificiale. Ma nessuna tecnologia può sostituire l’uomo: è l’uomo l’elemento chiave, con la sua passione, la sua esperienza, la sua sensibilità. Crediamo profondamente che l’innovazione sia figlia della tradizione: senza radici non ci sono rami. È dalle nostre radici contadine e dai valori valtellinesi che nasce la forza di innovare, pronti a cogliere un’altra grande occasione: le Olimpiadi. Un evento straordinario che darà una visibilità unica al nostro territorio se tutti sapremo lavorare uniti dall’orgoglio di presentare al mondo il meglio che la Valtellina sa esprimere»: così Plinio Vanini, fondatore de La Fiorida, ne riassume il percorso di sviluppo.

«Per La Fiorida la prima qualità è la trasparenza di ogni proposta: per questo un punto qualificante della nuova cucina è il suo affaccio sulle sale del ristorante Quattro Stagioni. Come nell’allevamento e nel caseificio, ora anche la nostra cucina è pienamente visibile agli ospiti, contribuendo ad aggiungere curiosità ed emozione alle nostre creazioni, per render ancor più speciale il legame con le persone che ci visitano»: sottolinea l’Executive Chef Gianni Tarabini. Simone Belletti “Il Bitto e Le Stelle”, l’evento con cui ogni anno La Fiorida celebra l’incontro del Bitto DOP, re dei formaggi d’alpeggio, e dei prodotti valtellinesi d’eccellenza con la creatività di Chef ‘stellati’ italiani, ha segnato alcune tappe significative della storia ultra-ventennale della realtà di Mantello.

Giunto alla decima edizione, “Il Bitto e Le Stelle” nacque nel 2014, celebrando il conferimento della Stella Michelin a La Preséf, primo ristorante di un’azienda agrituristica ad ottenere il riconoscimento; nel 2022 festeggiava l’inaugurazione dell’innovativa ‘Stalla Nuova’ de La Fiorida e la “Stella Verde” Michelin attribuita nel 2021 per il suo forte impegno etico e sostenibile. Le novità presentate quest’anno si inseriscono nella continua evoluzione che La Fiorida persegue nel solco dell’offerta di prodotti e di esperienze turistiche di qualità. Dopo sei mesi di lavori, viene aperta la nuova cucina: raddoppiata nelle dimensioni, permette una più funzionale organizzazione delle preparazioni, introducendo un’area ora interamente dedicata a panificazione e pasticceria.

Al suo interno, completamente riprogettata anche la linea dedicata allo ‘stellato’ La Preséf. La brigata guidata dall’Executive Chef, Gianni Tarabini ora si avvale di attrezzature di ultima generazione in grado di elevare ulteriormente la qualità proposta nei menù stagionali. La riprogettazione della cucina, oltre a creare un coinvolgente colpo d’occhio sulla maestria dei cuochi, ha permesso di riorganizzare ed ampliare la Casera che già accoglieva all’ingresso del ristorante, ora affiancata da una cantina che, in una sorta di ‘effetto teca’, valorizza i grandi vini di Valtellina DOCG proposti in carta, a sottolineare lo stretto rapporto che lega La Fiorida con il territorio e le sue filiere d’eccellenza. Il percorso di evoluzione de La Fiorida ha portato ad affermare la struttura come una destinazione capace di attrarre ospiti italiani ed internazionali, sintonizzandosi con tendenze turistiche divenute nel tempo sempre più rilevanti: turismo ‘slow’ e sostenibile, trekking, cicloturismo, benessere in contesti legati ad agricoltura, viticoltura, artigianato. Nasce così il nuovo logo de La Fiorida, che ispira anche l’altrettanto nuovo sito web. Un’immagine caratterizzata da tratti lineari e semplici, in cui è mantenuta l’iconica effige stilizzata di una vacca bruna, accompagnato dalla specifica ‘Agri Relais’, a riassumere e meglio rappresentare l’identità espressa complessivamente da questa realtà valtellinese.

L’evento ha promosso una raccolta fondi a sostegno della Piccola Opera di Traona. All’interno della Casa Rita Tonoli, gestita dalle Suore Minime Oblate, offre una risorsa abitativa ed educativa per minori e mamme con bambini in difficoltà. Un centro diventato riferimento dapprima per le comunità della Valtellina, per poi dare supporto a giovani e madri provenienti dal Lecchese e dall’area di Milano.

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