Morbegno, scintille in consiglio sul “Lancio del formaggio”

Dura contrapposizione in aula sull’iniziativa promossa dalla Pro loco, criticata da Slow Food, Consorzi di tutela e opposizione per il rischio di svilire un simbolo del territorio. Il sindaco Del Nero respinge le accuse: «Evento riconosciuto dal Coni»

Morbegno

Fa discutere anche il consiglio comunale il “Lancio del Formaggio” che ha già fatto storcere il naso all’associazione Slow Food della Mera, al Consorzio di salvaguardia dello Storico Ribelle e a Marco Deghi presidente del Consorzio Formaggi Dop Valtellina Casera e Bitto, nonché consigliere comunale di minoranza. Ed è proprio rifacendosi alle osservazioni di Deghi che lunedì il capogruppo di minoranza Franco Marchini è intervenuto in consiglio sulla disciplina del lancio del formaggio che la Pro loco vorrebbe portare a Morbegno. «Un appuntamento che parrebbe già programmato in occasione di “ Morbegno, in cantina” sposato senza esitazione dall’amministrazione: invece ci aspettiamo che il Comune tolga l’appoggio a questa iniziativa».

Richiesta bocciata dal sindaco Patrizio Del Nero che l’ha bollata come domanda «fuori luogo, frutto di una disinformazione totale e di un pregiudizio più politico che sostanziale». Marchini ha motivato l’intervento spiegando che «il formaggio nelle varie tipologie è il prodotto centrale nell’economia agricola del nostro territorio, da sempre in grado di assicurare il sostentamento delle famiglie e il reddito dell’azienda agricola ed è per questo motivo che Morbegno è stata insignita nel titolo del titolo di città del formaggio – le parole del consigliere - Se l’intenzione è quella di promuovere il territorio sui prodotti chiediamo ai promotori di cercare modalità alternative che siano educative e rispettose della nostra storia e delle nostre tradizioni, evitando di svilire il prodotto riducendolo a semplice strumento di gioco».

Nonostante non vi sia ancora nulla di ufficiale al momento, il sindaco si è detto pronto ad autorizzare lo svolgimento della manifestazione «che è riconosciuta dal Coni. Non vi sono motivazioni valide per dare il diniego a questa richiesta andando contro quanto prescritto dagli articoli 3 e 33 della nostra Costituzione che fanno riferimento alla tutela delle culture e della libertà di espressione e promuovono lo sport attività di formazione e di crescita .Poi il sindaco di Morbegno non è né Vannacci né Orban e non avendo altre motivazioni valide, nel rispetto e e tutela delle normative vigenti, rilascerà l’autorizzazione nel momento in cui arriverà la richiesta. Diversamente si creerebbe un precedente pericoloso di arbitrio nelle decisioni comunali sullo svolgimento di eventi e di manifestazioni».

E ancora: «Mi fa specie che si parli di tradizioni che non sono le nostre e quindi non vengano accettate: questo si chiama razzismo culturale. Invece il confronto delle diversità e delle opportunità sono l’aspetto di arricchimento culturale e storico importante. Non si deve avere paura di un’iniziativa, che è comunque è prevista dal Coni e da Figest ( la Federazione italiana giochi e sport tradizionali) con la quale abbiamo intrapreso trattative per i mondiali del 2027 di tiro alla fune a Morbegno: siamo certi che dopo aver respinto una loro iniziativa, il Lancio del formaggio, siano ancora disponibili a venire a organizzare i mondiali qui? Inoltre sono in corso le trattative con Figest per fare di Morbegno la sede del centro nord del loro comitato federale». Il sindaco ha spiegato che durante il Lancio non verrà sprecato « un solo grammo di formaggio, basta vedere il regolamento». E ha infine stoppato l’intervento di Deghi per il conflitto di interessi che incarna «come presidente di un organismo privato che ha preso posizione su questo tema cercando di condizionare la decisione della pubblica amministrazione».

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