Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 17 Novembre 2025
Tartano, il poliziotto indagato si è dimesso: non è più consigliere
Al suo posto entrerà Sergio Lotti. La seduta per la surroga nel gruppo di minoranza in programma mercoledì alle 19
Tartano
Si è dimesso da consigliere comunale, l’ispettore della Polizia di Stato Giuseppe Vitale, residente a Tartano, in forza all’Ufficio Immigrazione della questura di Lecco, l’11 marzo arrestato dai colleghi della Mobile per presunte mazzette.
Gli furono sequestrati nel suo ufficio circa 40mila euro e una somma minore in auto e in casa: venne rinchiuso nel carcere di Pavia con l’accusa di corruzione, perché avrebbe chiesto denaro per rilasciare permessi di soggiorno e regolarizzare altre pratiche agli stranieri che ne facevano richiesta. Dopo alcuni mesi in carcere Vitale - nel frattempo sospeso dal servizio - a giugno aveva ottenuto, su istanza del suo avvocato, Giuseppe Romualdi di Sondrio, gli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico.
Giuseppe Vitale, 48 anni, è consigliere di minoranza nel Comune di Tartano, in quanto si era candidato a sindaco. E risiede nel piccolo borgo montano, dove alle elezioni comunali di tre anni fa era in corsa alla guida di una lista civica a lui collegata, “Nuova Tartano”, la quale ottenne 14 preferenze.
Nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale di opposizione e il primo dei non eletti, Sergio Lotti di Ardenno, ha accettato di subentrargli. La surroga è in programma al consiglio comunale convocato per mercoledì alle ore 19.
«Ho accettato l’avvicendamento - dichiara Lotti, noto alle cronache per avere anni fa donato un rene al nipote con grossi problemi di salute salvandogli così la vita - in uno spirito collaborativo con l’ottimo lavoro che sta portando avanti l’attuale Giunta guidata dal bravo sindaco Osvaldo Bianchini. Se possibile offrirò il mio contributo per il bene del paese».
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