
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 10 Agosto 2025
Aprica, nuovi dettagli sull’aggressione al cercatore di funghi: si cerca il responsabile
Emergono nuovi particolari sull’episodio avvenuto nei boschi del Palabione: un turista di 64 anni, colpito alla testa e all’orecchio con un bastone, ha raccontato ai carabinieri la dinamica dell’aggressione. Proseguono le indagini
Aprica
Ha dell’incredibile quanto accaduto ieri, intorno alle 11, nei boschi del Palabione, ad Aprica. Un diverbio fra due cercatori di funghi è degenerato e ad avere la peggio è stato un turista di 64 anni colpito alla testa e all’orecchio con un bastone.
«Quando lo abbiamo visto arrivare ai tornelli ci siamo preoccupati - dice l’operaio in servizio sabato mattina alla stazione a monte dell’impianto Sita del Palabione -. Grondava sangue dal volto e aveva un orecchio lacerato, mezzo penzolante. Gli abbiamo chiesto se avesse bisogno di aiuto e se fosse caduto, ma lui ci ha risposto di non essere affatto caduto, ma di essere stato bastonato nel bosco».
Un racconto che è apparso incredibile anche agli impiantisti, che mai in questi anni hanno dovuto ascoltare cose simili, invece, di un’aggressione in piena regola deve essersi trattato.
«Il cercatore di funghi ci ha detto che si trovava nel bosco intento alla ricerca di funghi - dice l’operaio dell’impianto Sita - quando è stato avvicinato da un altro fungaiolo che si è messo sulla sua traccia, a cercare i prelibati frutti del bosco proprio nel luogo in cui si trovava già lui. Ci ha detto di essersi rivolto a questa persona dicendogli che era maleducato a raccogliere proprio lì, i funghi, sotto il suo naso, e, l’altro, per tutta risposta, deve aver alzato il bastone colpendolo alla testa e all’orecchio. Questo il suo racconto, poi, noi, possiamo solo dire che si è avvicinato all’impianto col suo zaino e col volto coperto di sangue. Aveva una ferita evidente in fronte e un orecchio semi lacerato, questo è certo, per quanto riguarda il resto riferiamo il suo racconto».
L’uomo, di cui non sono note le generalità, ma trattasi di turista, è quindi stato riaccompagnato alla base del Palabione dove, ad attenderlo, c’erano i carabinieri della Stazione di Aprica retta dal maresciallo Thomas Lisciandrello, e c’era l’ambulanza della Croce Rossa il cui personale lo ha preso in carico e lo ha trasportato in codice giallo, indice di media gravità, all’ospedale di Sondrio per le cure del caso.
Non si sa ancora la prognosi, ma è certo che una qualche conseguenza per questo sfortunato cercatore di funghi ci sarà sicuramente. Il suo racconto è stato verbalizzato dai carabinieri di Aprica che indagano nel tentativo di risalire all’autore del pestaggio. Probabile è sceso anche lui a valle servendosi degli impianti, ma, ovvio, gli addetti ai medesimi non lo hanno potuto individuare, ma non è escluso che sia passato direttamente dal bosco in modo da non essere intercettato dai militari alla stazione a valle.
Un episodio davvero increscioso, di cui, ancora, le cronache locali non si erano trovate a dar conto. Tensioni nei boschi per la “caccia al fungo” ce ne sono sempre state, soprattutto quando i cercatori che procedono singolarmente si avvicinano troppo al territorio battuto da altri, però, di un’aggressione vera e propria non si aveva memoria. Questa lo è stata in piena regola, ed ha trasformato una tranquilla mattina d’agosto nei boschi, in un delirio.
Il tutto mentre, sempre ad Aprica, proseguono indefessamente da parte di vigili del fuoco, soccorso alpino civile e soccorso alpino della Guardia di finanza, le ricerche di un altro fungaiolo, Dante Ragazzi, 82 anni, bolognese, che manca all’appello da martedì scorso.
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