Due murales, un solo messaggio: i giovani uniscono Castionetto e Chiuro “sotto lo stesso cielo”

Un progetto di arte partecipata che racconta il presente e il futuro dei giovani

Chiuro

Sono frutto della creatività, dell’estro artistico e della fantasia di giovani adolescenti i due murales che hanno abbellito uno un muro al campetto nella frazione di Castionetto e, l’altro, al campo sportivo di Chiuro.

Due opere fisicamente distanti, in realtà molto vicine. Perché? Perché parlano la stessa lingua e lanciano un unico messaggio: “Un passo, una chiacchiera, un’idea al volo (la scritta a Castionetto)… ed eccoci uniti sotto lo stesso cielo” (quella di Chiuro). Due frasi che, unite, formano un pensiero che non lascia dubbi, che «racchiude in sé il senso di questo doppio murales: la forza delle piccole cose che generano grandi cambiamenti» sottolinea Sara Gianoncelli.

Coordinatrice della cooperativa Forme (partner del progetto), Gianoncelli ha coordinato i giovani, nell’ambito di YouthEnergy da cui sono stati generati i due murales, azione, che fa parte del più ampio progetto YouthLab sostenuto da Regione Lombardia, promosso da Comunità montana di Sondrio, ente capofila, con partner le amministrazioni comunali di Piateda, Chiuro, Colorina e Acli Sondrio.

Una quindicina i ragazzi coinvolti nel progetto, premiati nei giorni scorsi, con buoni da spendere in ambito culturale, sportivo e ricreativo sul territorio, «un modo per riconoscere il loro impegno e incentivare nuove esperienze». La premiazione si è svolta alla presenza dell’amministrazione comunale, a sottolineare il valore pubblico dell’iniziativa.

«Ogni elemento raffigurato nasce dalla fantasia e dall’esperienza diretta dei ragazzi che lo hanno ideato e realizzato», accompagnati dall’artista Maicol Formolli, che ha seguito e supportato l’intero percorso artistico.

Due opere diverse, ma connesse, «che raccontano il presente e il futuro delle giovani generazioni attraverso segni, colori e parole».

Il murales di Castionetto - è il primo che è stato realizzato - rappresenta una strada che scende tra le montagne, un paesaggio familiare e simbolico che incornicia il cammino dei ragazzi. Ogni elemento visivo - oggetti, colori, simboli - nasce dalle loro storie personali e collettive: passioni, sogni, identità. Questa strada, però, non finisce lì: idealmente e graficamente prosegue verso Chiuro, creando un collegamento concreto e ideale tra due comunità vicine. Nel murales di Chiuro, infatti, la strada continua il suo percorso tra le vigne e gli elementi del territorio, attraversando nuove immagini che raccontano altre passioni, altri volti, altri significati.

Sono due murales che possono esistere autonomamente, «ma assumono un significato più profondo e potente se guardati insieme: sono il segno concreto di una comunità che cresce nel dialogo, nel confronto e nella valorizzazione reciproca» sottolinea Gianoncelli.

A rendere ancora più accessibile il progetto, saranno installate delle targhette con QR code accanto ai murales, attraverso cui sarà possibile leggere il significato di ogni simbolo e scoprire il racconto dietro le immagini. Ma non finisce qui: durante l’estate sarà organizzata una serata aperta alla comunità in uno dei luoghi riqualificati dai ragazzi. Un modo per restituire quanto fatto e per continuare a camminare insieme, un passo alla volta, sotto lo stesso cielo.

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