Fiera dei libri di Tirano, polemica in consiglio tra maggioranza e opposizione

La minoranza accusa l’amministrazione aver «cancellato» l’iniziativa “Seminare parole” mentre la giunta afferma di averla solo «riformulata»

Tirano

Sulla fiera dei libri e della lettura “Seminare parole” di Tirano si innesca la polemica in consiglio comunale fra la minoranza che accusa l’amministrazione di averla «cancellata» e la maggioranza che dice di averla solo «riformulata». Il tema è stato oggetto di un’interrogazione del capogruppo di opposizione, Sonia Bombardieri, che ha chiesto quali valutazioni abbiano portato «alla decisione di cancellare l’iniziativa interrompendo, peraltro, un’attività sulla quale anche un importante finanziatore in campo culturale (Fondazione Cariplo) ha investito con una prospettiva di sviluppo e consolidamento futuro» e quali azioni si intendano promuovere per mantenere il riconoscimento “Città che legge” che «non è un trofeo acquisito, ma una qualifica che viene validata ogni tre anni e che viene attribuita in base alla qualità e alla diffusione delle iniziative proposte nella comunità di riferimento e alla capacità di mantenere viva una rete locale impegnata nella diffusione della lettura. Mi chiedo se questa amministrazione non ritenga incoerente cancellare l’unica manifestazione veramente partecipata esistente in città e quanto ritenga l’amministrazione di poter investire in attività culturali posto che in attività di intrattenimento - solo per il Natale e per quanto finora di nostra conoscenza - ha speso oltre 140mila euro».

La Fiera dei libri e della lettura è «frutto della collettività attraverso un percorso in cui ogni individuo coinvolto ha potuto proporre le proprie idee per costruire insieme una manifestazione creata dalla comunità – ha precisato Bombardieri -. Ed è anche l’unica vera e propria fiera dei libri esistente in provincia di Sondrio che ha visto tre edizioni di successo ed ha portato a Tirano operatori culturali, scrittori. “Seminare parole” non seminerà più. Il percorso partecipato sarà interrotto, l’investimento finanziario di Cariplo sarà interrotto. Non nascondiamo la delusione e l’amarezza, ma soprattutto l’incredulità per una scelta inspiegabile con il “buon senso”, ma anche con i principi di una “buona amministrazione” che, se non vuole generare sprechi, deve sempre mirare a valorizzare l’esistente e a capitalizzare risorse e impegno spesi anche da chi l’ha preceduta».

«Sulla riconferma di questo evento per come era organizzato abbiamo una visione diversa da chi ci ha preceduti e, pertanto, abbiamo deciso di ripensare la manifestazione ampliando l’iniziativa al fine di valorizzare gli asset su cui Tirano si sta concentrando (sostenibilità, benessere della persona, cultura) oltre che per valorizzare ed animare con un evento importante il quartiere Cartiera – ha risposto il sindaco, Stefania Stoppani -. Pertanto, non cancelliamo la “Fiera dei libri e della lettura”, ma, semmai, la ampliamo, riformulando la proposta culturale con una modalità più attuale ed efficace. Peraltro con la chiusura del bando Cariplo, tutti i costi di questo evento dal 2024 ricadono esclusivamente sulle spalle dei cittadini e del bilancio comunale. Inoltre preciso al consigliere Bombardieri che non è vero che “Seminare parole” sia l’unica fiera dei libri che, invece, è presente da anni anche ad Albosaggia». Quanto al riconoscimento del titolo “Città che legge”, questo «non è legato all’organizzazione dell’evento “Fiera dei libri” per come era organizzata – ha aggiunto il sindaco -. Infatti abbiamo già avuto conferma che il riconoscimento è riconfermato». Infine «sulla polemica sulle spese per gli eventi del Natale, ecco credo che questa sia già stata superata dai numeri, come anche per il Carnevale. Tutte le nostre scelte, lo ribadisco ancora una volta, sono fatte nell’interesse dalla popolazione».

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