Nominati i referenti sanitari per le olimpiadi

Individuati i quattro professionisti che si occuperanno della governance sanitaria nelle venue di gara per il periodo olimpico e paralimpico. Fondazione Milano-Cortina stanzia i fondi.

Sondrio

Si delineano sempre più i contorni dell’impegno in ambito sanitario a supporto delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Solo pochi giorni fa abbiamo dato conto della risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice dei lavori per la realizzazione dei tre letti di osservazione breve intensiva al Pronto soccorso del Morelli, intervento inserito in quelli voluti per far fronte agli impegni olimpici, poi partito con altra ditta a inizio settimana, e ora ecco che Asl e Fondazione Milano-Cortina nominano i referenti dei team sanitari di ciascuna venue di gara.

Si tratta di quattro professionisti in forza ad Asl Valtellina e Alto Lario, che continueranno a rimanere in capo alla stessa, pur essendo stati selezionati per presiedere alla governance sanitaria delle venue di gara per il periodo che va dal 1° settembre scorso al 30 aprile 2026, tenuto conto che il periodo di svolgimento delle gare olimpiche e paralimpiche va dal 6 febbraio al 15 marzo del prossimo anno.

La selezione, effettuata dalla Fondazione Milano Cortina d’intesa con la locale Asl e tenuto conto che il medical care manager delle olimpiadi in Lombardia è Alberto Zoli, direttore generale dell’Asl Grande ospedale metropolitano Niguarda, è quindi caduta sui dipendenti Andrea Borromini, anestesista rianimatore al Morelli di Sondalo, nominato venue medical officer per lo Stelvio ski center di Bormio, Mattia Compagnoni, infermiere in Pronto soccorso e alla base elisoccorso di Caiolo, venue medical supervisor per Livigno snow park, Silvia Gurini, infermiera di anestesia e terapia intensiva, venue medical supervisor per l’areals and moguls park sempre di Livigno, e Maddalena Sonzogni, medico di Pronto soccorso e medicina d’urgenza, venue medical officer per Livigno snow park.

Con l’attività dei medical supervisor più vocata alla pianificazione strategica delle attività, mentre l’impegno dei medical officer sarà più operativo, ma in sostanza si tratta di presiedere all’organizzazione e al coordinamento delle risorse mediche e sanitarie a disposizione sulle diverse location di gara, in modo da essere pronti a far fronte a tutte le emergenze in linea con quanto previsto dal Comitato olimpico nazionale e internazionale e tenuto conto che sia gli ospedali Niguarda e Morelli sono pienamente coinvolti nella dimensione olimpica lombarda e che verranno realizzati anche policlinici olimpici ad hoc sui territori sedi di gare di Bormio e di Livigno.

Come detto, il personale qualificato di Asl incaricato allo scopo resta in forza alla medesima, anche se gli accordi sottoscritti da Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina, e da Ida Ramponi, direttore generale di Asl Valtellina e Alto Lario, prevedono l’erogazione di spettanze dalla prima alla seconda a copertura dell’impegno specifico delle maestranze sulle venue di gara.

Fondazione Milano-Cortina farà pervenire, quindi, allo scopo e in due tranche, 173.336 euro complessivi, rispettivamente 40mila ciascuno per l’apporto garantito da Silvia Gurini e da Mattia Compagnoni, e 46.668 ciascuno per il contributo dato da Andrea Borromini e Maddalena Sonzogni.

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