Olimpiadi, Azione: rischio paralisi traffico a Sondrio durante i Giochi

Il partito punta il dito contro la mancata realizzazione dello svincolo dei Trippi e la chiusura del passaggio a livello, chiedendo misure urgenti.

Sondrio

«Occorre adottare subito misure di mitigazione del traffico durante il periodo dei Giochi». È questo l’appello lanciato da Azione Sondrio, che torna a puntare il dito contro la mancata realizzazione dello svincolo dei Trippi e i possibili effetti sulla viabilità cittadina. Il partito condivide «molte delle perplessità espresse da Sondrio Democratica» e mette in guardia sul rischio di una paralisi della circolazione, conseguenza del potenziamento della linea ferroviaria e della conseguente chiusura del passaggio a livello.

«Il traffico – sottolineano da Azione – potrebbe restare bloccato almeno quattro volte ogni ora, con ricadute pesanti non solo sulla statale 38 ma sull’intera rete viaria di Sondrio, penalizzando residenti e lavoratori».

Carlo Bordoni, responsabile provinciale e membro della segreteria regionale di Azione, ricorda come il partito abbia più volte segnalato le criticità legate all’opera: «Abbiamo fatto di tutto per evidenziare il problema della mancata realizzazione dello svincolo dei Trippi e ora il nodo sta venendo al pettine. Sosteniamo con convinzione l’interrogazione che i consiglieri Francesco Bettinelli, Donatella Di Zinno e Alessandro Spolini presenteranno in consiglio comunale, perché serve chiarezza e serve che chi ha avuto in questi anni la responsabilità politica del territorio si assuma le proprie responsabilità».

Per Bordoni, la situazione attuale è il frutto di una gestione insufficiente e tardiva: «Se si fosse agito per tempo, se si fosse organizzato meglio l’arrivo delle Olimpiadi e se si fosse avuta a cuore la Valtellina, oggi non ci troveremmo a questo punto. A pagare saranno i cittadini, vittime dei “signor no” e delle lentezze del governo, della Regione e di chi ha seguito le opere olimpiche».

Il rischio, secondo Azione, è quello di arrivare a febbraio con una Valtellina bloccata: «Lavoratori impossibilitati a raggiungere gli uffici, studenti in difficoltà a muoversi, un territorio penalizzato e un’immagine compromessa da una gestione disastrosa. Azione c’è – conclude Bordoni – ma non basta: è tempo che tutte le forze politiche si sveglino e che la Valtellina diventi finalmente una priorità per tutti».

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