Piateda: maxi-rissa, un anno di stop per sei giovani

Il questore di Sondrio ha disposto il divieto di accesso a locali pubblici per sei ragazzi coinvolti in una violenta rissa lo scorso giugno. La misura preventiva durerà un anno e prevede sanzioni penali in caso di violazione

Piateda

Contro i fenomeni violenti della cosiddetta «malamovida» il questore della provincia di Sondrio, Sabato Riccio, ha adottato un nuovo provvedimento per porre un argine a comportamenti scorretti.

Nelle ultime 24 ore la Polizia di Stato di Sondrio ha emesso un Divieto di accesso a locali pubblici o aperti al pubblico (D.A.C.Ur.) della durata di un anno nei confronti di sei ragazzi che, il 7 giugno scorso, avevano preso parte a una maxi-rissa davanti al New Mexico Disco Club di Piateda.

Quella sera, gli addetti alla sicurezza del noto locale da ballo, situato alle porte del capoluogo valtellinese, furono costretti a richiedere l’intervento di una pattuglia dei carabinieri di Ponte in Valtellina per sedare lo scontro in corso. I militari trovarono due gruppi di giovani che, nel parcheggio antistante la discoteca, si insultavano e si fronteggiavano anche usando le cinture dei pantaloni come armi improprie.

I ragazzi – uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti – tutti residenti in provincia di Sondrio, nella media e alta Valtellina, sono risultati avere precedenti specifici per rissa, lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale.

L’attività informativa svolta dalla Divisione Anticrimine della questura di Sondrio, diretta dalla dottoressa Maria Rosa Barisano, in collaborazione con i carabinieri che hanno condotto l’intervento operativo, ha fornito gli elementi necessari per l’adozione della misura preventiva. Ai sei giovani è stato vietato per un anno l’accesso e la sosta nelle immediate vicinanze del locale.

In caso di violazione delle prescrizioni, la legge prevede la reclusione da uno a tre anni e una multa da 10mila a 24mila euro.

Secondo una nota dell’Ufficio di Gabinetto della questura di via Sauro, guidato dalla dottoressa Raffaella Di Giacomo, «le misure interdittive all’accesso di locali pubblici e alle immediate vicinanze, come bar, disco-bar e discoteche, hanno la finalità di impedire la frequentazione di soggetti che abbiano già dimostrato condotte violente e che rappresentano un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica».

Il questore Riccio sottolinea che «lo scopo è tutelare la sicurezza dei cittadini e garantire a chi vuole divertirsi la possibilità di farlo in modo sereno e sicuro», ribadendo «l’attenzione sempre alta delle forze dell’ordine verso i fenomeni di malamovida che creano turbative per l’ordine pubblico».

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