Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 24 Ottobre 2025
Poggiridenti: “no” per l’antenna, il Comune rilancia
Dopo il rifiuto di Inwit al terreno alternativo di Surana, il Comune propone una nuova area per l’antenna di 35 metri, a 170 metri dal sito iniziale di Cà Formolli. Tutto sospeso in attesa della risposta della società
Poggiridenti
Niente da fare. La società Inwit non ha accolto la proposta del Comune di Poggiridenti di un terreno alternativo per la posa dell’antenna di telefonia mobile di 35 metri, i cui lavori di installazione erano stati avviati – e poi sospesi – in località Cà Formolli, al di là del passaggio a livello di via Masoni, a Poggiridenti Piano.
Il lotto, di proprietà del Comune e dunque subito disponibile, che era stato ventilato come alternativa a fronte della contrarietà dell’ente locale e della cittadinanza, si trovava sopra l’abitato di Surana (a Poggiridenti Alto), a circa 450 metri di distanza. Inwit ha risposto picche.
Ma il Comune non si è fatto trovare impreparato e ha rilanciato con una nuova proposta.
«Inwit ci ha risposto dicendo che l’ipotesi di Surana non rientra nei loro dettami stabiliti per la pianificazione e la copertura territoriale – afferma il sindaco di Poggiridenti, Giovanni Piasini –. Allora noi, di contro, abbiamo avanzato istanza per una nuova collocazione che sarebbe fuori dal contesto urbano, a 170 metri dal luogo di Cà Formolli dove erano partiti i lavori poi bloccati. Siamo in attesa di risposta. Per il momento è tutto congelato».
Il Comune ha richiesto la sospensiva dei lavori e ha presentato in autotutela la revoca dell’atto di silenzio-assenso. Si attende nei prossimi giorni una nuova comunicazione da parte di Inwit, che potrà respingere o accogliere la nuova istanza, presentare osservazioni e controdeduzioni sull’intera procedura avviata dall’amministrazione comunale.
Sulla vicenda si è levata una forte protesta da parte della popolazione, della minoranza consiliare e della stessa amministrazione comunale. Il problema è che le azioni di contrasto alla costruzione dell’antenna sono partite quando i lavori erano già iniziati, da cui anche la polemica tra opposizione e maggioranza sull’assenza di controllo esercitato dal sindaco sugli uffici, e la replica di Piasini sul fatto che, in base alla legge Bassanini, esiste una distinzione tra potere politico e amministrativo, «per cui non è il sindaco che rilascia le autorizzazioni, ma l’ufficio tecnico».
Il sindaco ha poi precisato che l’ufficio tecnico, pur riconoscendo alcune criticità nella gestione della pratica, ha regolarmente avviato l’istruttoria, acquisendo i pareri di Arpa (favorevole) e della Provincia di Sondrio, che ha rimandato alle norme del Pgt comunale.
Durante l’istruttoria, il personale incaricato non ha espresso un parere formale, determinando così il silenzio-assenso previsto dalla normativa sulle telecomunicazioni. Quando Inwit ha dichiarato di volersi avvalere di tale meccanismo, l’ufficio tecnico – ritenendo che non ne sussistessero i presupposti di validità – ha comunicato che era in corso la convocazione della commissione comunale del paesaggio per proseguire la valutazione della pratica. E da lì tutto si è complicato.
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