Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 10 Dicembre 2025
Polfer, presidio stabile a Sondrio: la Camera approva l’ordine del giorno
Impegnato il Governo a garantire risorse, formazione e personale adeguato. Iannotti (Pd): «Una grande vittoria per la provincia»
Sondrio
La Camera dei deputati ha accolto l’Ordine del giorno presentato dagli onorevoli Vinicio Peluffo e Silvia Roggiani che impegna il Governo a garantire un presidio stabile e permanente della Polizia ferroviaria alla stazione di Sondrio. Un passaggio parlamentare decisivo, salutato con soddisfazione dal Partito democratico provinciale, che da anni chiede una soluzione strutturale per la sicurezza ferroviaria in Valtellina.
Il presidio Polfer era stato riattivato il 1° dicembre 2025, dopo un lungo periodo di assenza. Da subito la riapertura aveva rappresentato molto più di un semplice ritorno operativo: un tassello essenziale per un territorio che vive la propria linea ferroviaria come una vera dorsale interna, un asse vitale per migliaia di pendolari, studenti e turisti, oltre che una direttrice strategica verso la Svizzera. A ciò si aggiungono i flussi internazionali destinati a intensificarsi in vista delle Olimpiadi Milano–Cortina 2026 e le fragilità geografiche della valle, che richiedono monitoraggio costante e tempi di intervento rapidi. Anche le organizzazioni sindacali della Polizia avevano più volte sottolineato la necessità di assicurare continuità, organico adeguato e tutele operative.
L’Ordine del giorno impegna l’esecutivo a inserire il presidio nella pianta organica strutturale della Polizia ferroviaria, garantire risorse, formazione e turnazioni adeguate, assicurare la presenza di agenti anche a bordo dei convogli e coordinare il lavoro con Regione Lombardia, Rfi, Trenord ed enti territoriali. Un pacchetto di richieste che, secondo il Pd, mette finalmente nero su bianco ciò che il territorio ripete da anni.
A sottolinearlo è soprattutto Michele Iannotti, segretario provinciale, che parla senza esitazioni di «una grande vittoria per la comunità dell’intera provincia».
«L’accoglimento da parte della Camera – afferma – riconosce finalmente ciò che sosteniamo da tempo: la Polfer è un presidio indispensabile per una linea ferroviaria che è dorsale interna, asse turistico e linea di frontiera con la Svizzera. Conservare un presidio qui non significa solo avere un punto fisso in stazione, ma garantire prevenzione, monitoraggio e interventi tempestivi su un’infrastruttura complessa, attraversata ogni giorno da migliaia di persone».
Iannotti insiste sulla necessità di una presenza dello Stato «vicina, visibile e pienamente operativa», ricordando che un presidio stabile permette anche la presenza di agenti a bordo dei treni, un elemento ritenuto cruciale per la sicurezza lungo l’intera tratta Tirano–Sondrio–Lecco–Milano. «Ora – conclude – il Governo deve dare seguito agli impegni presi. Ringrazio Peluffo e Roggiani per aver trasformato le richieste del territorio in un atto concreto».
Soddisfazione anche da parte del primo firmatario, l’onorevole Vinicio Peluffo, che parla di un passaggio «frutto di un lavoro condiviso con il Pd di Sondrio e con una comunità che ha espresso con chiarezza l’esigenza di un presidio stabile». Peluffo avverte però che non basta: «La riapertura è stata un passo importante, ma il Governo deve garantire che non si tratti di una misura provvisoria legata alle Olimpiadi. Ora esiste un impegno formale e vigileremo affinché non resti un annuncio».
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