
Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 27 Giugno 2025
Popolare di Sondrio, nessun passo indietro dopo l’annuncio di Unipol
La Banca Popolare di Sondrio ribadisce la propria contrarietà all’OPS totalitaria promossa da Bper, anche dopo l’adesione ufficiale di Unipol, azionista di entrambe le banche
Sondrio
Niente di sorprendente, anzi, e nulla che possa modificare la posizione del consiglio di amministrazione. La Banca popolare di Sondrio reagisce con una nota ufficiale alla notizia diffusa giovedì sera da Unipol di adesione all’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa da Bper sulle azioni dell’istituto di piazza Garibaldi. Unipol, titolare di una partecipazione pari a circa il 19,7% del capitale sociale della Popolare, nonché di una partecipazione equivalente pari a circa il 19,8% del capitale sociale di Bper, ha di fatto ribadito la posizione già espressa in più occasioni, confermando la propria condivisione dei razionali strategici e industriali dell’operazione e riscontrando gli effetti positivi per la stessa Unipol, nella sua posizione di azionista di entrambe le banche, «in termini di convenienza economico-finanziaria, di capacità di generazione di valore e di sostenibilità degli impatti sul capitale regolamentare».
«La posizione del consiglio di amministrazione della Popolare – si legge nella nota diramata ieri - non è in alcun modo influenzata dalla comunicazione di Unipol e rimane invariata rispetto a quanto già espresso nel comunicato del 13 giugno, che evidenzia, tra l’altro, come la valorizzazione della banca di Sondrio da parte di Bper non ne riconosca il reale valore e le sue prospettive di crescita e penalizzi sensibilmente gli azionisti rispetto a quelli di Bper, nonostante il corrispettivo sia congruo sotto il profilo finanziario». La Popolare fa anche presente che« il corrispettivo implicito offerto da Bper sulla base del rapporto di scambio (1,450 azioni Bper per ogni azione della Popolare) è ancora a sconto rispetto agli attuali prezzi di borsa dell’azione (oltre il 5,5%)».
Insomma, niente di nuovo né da una parte né dall’altra. Ribadita la propria posizione rispetto all’operazione lanciata dall’istituto modenese, la Banca popolare di Sondrio ha anche annunciato di aver perfezionato la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati, comprendente esposizioni classificate come NPL e UTP, per un valore lordo contabile complessivo pari a 197,6 milioni di euro al 30 giugno 2024. «Si evidenzia – fa sapere l’istituto in una nota - che, dal 31 dicembre 2024, le esposizioni in oggetto sono state riclassificate fra le attività in via di dismissione e, pertanto, la cessione non comporta effetti sull’NPL ratio lordo della banca già comunicato al 31 marzo 2025 (pari al 2,9%). L’operazione, in linea con la NPE della banca è stata strutturata mediante un veicolo di cartolarizzazione di nuova costituzione denominato Platinum SPV srl e ha previsto l’emissione di titoli suddivisi in tranche senior, mezzanine e junior.
Clessidra Capital Credit SGR spa. partecipa all’operazione tramite il fondo Clessidra Credit Recovery Fund, come principale investitore finanziario, mentre FBS spa interviene sia in qualità di investitore junior che come sub-servicer. La banca ha reinvestito nell’operazione sottoscrivendo l’intera tranche senior e parte delle note mezzanine e junior». A conferma della volontà di consolidare la partnership strategica, è stata costituita anche la società NPLight spa, che agirà con il ruolo di special servicer, la cui maggioranza è detenuta da FBS e che è partecipata anche da Banca popolare di Sondrio e Clessidra.
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