Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 17 Novembre 2025
Qualità della Pubblica amministrazione: Sondrio al vertice in Italia
Il capoluogo valtellinese primeggia nella classifica Maqi del Sole 24 Ore grazie a una gestione efficiente e personale qualificato. Performance superiori alla media nazionale. Lecco si ferma nelle retrovie.
Sondrio
Qualità dell’amministrazione comunale, Sondrio svetta tra i capoluoghi italiani. Primo posto assoluto sui 112 centri della Penisola per la città valtellinese secondo i risultati della prima edizione del Maqi, il nuovo indice della qualità amministrativa, pubblicati dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore.
Il primato certifica, con metodo scientifico e dati ufficiali, l’efficienza della macchina amministrativa del capoluogo sondriese, capace di superare realtà più grandi come Savona, seconda classificata, e Genova, terza. Un risultato ancor più significativo se si considera che in Lombardia soltanto Bergamo, settima, riesce a collocarsi tra i primi dieci. Molto più indietro, ad esempio, la vicina Lecco, che si ferma all’ottantottesimo posto.
L’indice Maqi, sviluppato da un team di ricercatori di Istat, Università la Sapienza e Gran Sasso Science Institute, misura la qualità complessiva delle amministrazioni locali attraverso undici indicatori suddivisi in tre ambiti: qualità del personale impiegato, caratteristiche della leadership politica e solidità finanziaria. Il modello utilizzato, l’Adjusted Mazziotta Pareto Index, consente di sintetizzare dati eterogenei in un unico punteggio che esprime la performance amministrativa in modo equilibrato. L’indice Maqi non misura gli output che ciascuna giunta è in grado di offrire sul territorio, in termini di servizi o di opportunità, ma fotografa le caratteristiche tecniche, politiche e gestionali delle amministrazioni locali. «L’indice finale premia gli enti locali che fanno abbastanza bene, in modo stabile, in tutti gli indicatori, mentre penalizza chi va male anche solo in alcuni di essi», spiega Federico Zampollo del Gran Sasso Science Institute.
Ed è proprio questa solidità complessiva a distinguere Sondrio. Nel triennio 2021-2023 il Comune registra una capacità di spesa dell’84% e una capacità di riscossione del 77%, valori nettamente superiori alla media dei capoluoghi italiani. Gli investimenti sfiorano il 20% delle uscite di bilancio, dato che vale al capoluogo valtellinese il quarto posto nazionale nella classifica parziale dedicata all’efficacia gestionale. Non meno significativo è l’indicatore che riguarda la qualità degli amministratori: Sondrio ottiene il punteggio più alto in Italia per la presenza di figure con profili professionali elevati, come impiegati, professionisti e manager.
Un primato che non può che essere colto con soddisfazione dal sindaco Marco Scaramellini: «È un risultato che ci inorgoglisce e che ripaga degli sforzi compiuti dall’amministrazione comunale e dall’ente nel suo complesso – sottolinea ricordando come sia frutto di un lavoro collettivo –. I dati considerati riguardano esclusivamente il nostro Comune e valutano in modo molto positivo sia la qualità della struttura sia la gestione delle finanze pubbliche, considerata particolarmente efficace. Sappiamo di poter contare su un’organizzazione efficiente e su un bilancio che, negli anni, nonostante le difficoltà, ha visto crescere patrimonio e investimenti. Essere davanti a tutti i comuni capoluogo è senza dubbio un grande risultato».
Lo studio de Il Sole 24 Ore evidenzia inoltre alcune tendenze nazionali: i capoluoghi, mediamente, mostrano una capacità amministrativa superiore agli altri comuni italiani grazie a personale più qualificato e minori vincoli finanziari. Allo stesso tempo emergono le difficoltà strutturali degli enti del Mezzogiorno, spesso penalizzati nella gestione finanziaria, e delle aree interne, che faticano a competere in termini di competenze politiche e parità di genere nelle giunte.
Nel confronto diretto con altri territori lombardi, il primato sondriese risulta ancora più netto. Bergamo, pur virtuosa, si colloca al settimo posto; Como scivola nella seconda metà della classifica; mentre Lecco, nonostante dimensioni e caratteristiche simili a Sondrio, si ferma nelle retrovie. Un divario che testimonia la solidità organizzativa del capoluogo valtellinese e la sua capacità di mantenere performance elevate in tutte le aree analizzate.
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