
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 07 Settembre 2025
Rapina e furti in Valtellina, resta in carcere la coppia arrestata. «Prove schiaccianti»
Troppo schiaccianti le prove raccolte a loro carico dai militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale e dai poliziotti della Squadra Mobile della locale questura, per sperare di ottenere una misura cautelare meno pesante
Sondrio
Troppo schiaccianti le prove raccolte a loro carico dai militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale e dai poliziotti della Squadra Mobile della locale questura, per sperare di ottenere una misura cautelare meno pesante dopo soltanto pochi giorni di carcerazione in conseguenza dell’ordinanza di custodia cautelare dietro le sbarre firmata dal Gip Antonio De Rosa, in accoglimento della richiesta della Procura del capoluogo valtellinese.
Si è tenuto nella mattinata di ieri, nell’aula 12 del Palazzo di giustizia, l’interrogatorio di garanzia della coppia, 36 anni lui e 35 lei, di ladri seriali di biciclette elettriche e generi alimentari nei supermercati, l’ultimo dei quali nel punto vendita cittadino di via Parolo soltanto poche settimane fa.
D’ufficio erano stati nominati gli avvocati Giuseppe Tarabini e Chiara Scarì, poi i due - già noti alle forze dell’ordine, la donna rinchiusa nella sezione femminile del Bassone di Como e appartenente a una famiglia sondriese che un tempo commerciava nel settore della frutta, e il compagno invece ristretto nella Casa circondariale di via Caimi - hanno nominato di fiducia la sola legale.«Ho chiesto la concessione di una misura cautelare meno afflittiva, come gli arresti domiciliari - ha spiegato l’avvocatessa Scarì - ma non c’è stato verso. Il giudice ha confermato per entrambi la detenzione nelle rispettive carceri, dove si trovano dal giorno dell’arresto. Proverò più avanti a fare attenuare la misura».
Ai due è imputata una raffica di furti, in particolare di costose biciclette elettriche, commessi a Tirano, ma anche nel capoluogo valtellinese, oltre che razzie di generi alimentari sottratti da supermercati. E non solo. Anche una rapina ai danni del dipendente del distributore di benzina Ip di via Maffei in città.E, nel pomeriggio del 2 settembre, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip De Rosa, i carabinieri del Comando provinciale di Sondrio e i poliziotti della questura hanno arrestato la coppia.Le risultanze investigative raccolte dal personale sia dell’Arma sia della Polizia di Stato, opportunamente coordinato e diretto dal magistrato Daniele Carli Ballola, mediante acquisizione di filmati di videosorveglianza, dichiarazioni rese da testimoni, confortate da attività tradizionali e conoscenza approfondita del territorio, hanno permesso di acquisire elementi di responsabilità a carico dei due.In particolare, gli investigatori della Squadra Mobile hanno dettagliatamente ricostruito l’attività delinquenziale dei fidanzati che avrebbero commesso ben sei furti e una rapina nei soli mesi di giugno e luglio, evidenziando la spiccata attitudine alla commissione dei reati predatori, nonché la loro totale noncuranza per le numerose denunce a proprio carico.
Tra i diversi episodi una rapina, risalente a luglio, nei confronti del giovane dipendente della Valmalenco di un distributore di carburanti del capoluogo valtellinese, in cui si appropriarono dell’incasso custodito nel portafoglio, strappato dalle mani della vittima. Un fatto che destò particolare allarme sociale, in quanto avvenuto in pieno giorno. Una ricostruzione meticolosa operata dai carabinieri del Nucleo Investigativo, risultante non solo dai riscontri delle dichiarazioni rese dai testimoni e dal rapinato, ha consentito di risalire ai presunti autori, arrivando a loro anche dalla visione di numerosi filmati dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA