Scuola e Olimpiadi, sarà garantita la continuità didattica in provincia di Sondrio

Per gli studenti delle scuole superiori ci saranno soluzioni individualizzate: qualcuno in presenza, per altri si farà ricorso alla didattica a distanza

Sondrio

Definita la gestione dell’attività scolastica durante il periodo delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026: lezioni garantite per tutti.

Non saranno sospese le lezioni: per scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado si andrà in presenza. Ma per gli studenti delle scuole superiori ci saranno soluzioni individualizzate: qualcuno in presenza, per altri si farà ricorso alla didattica a distanza, la Dad che fu impiegata durante i lunghi mesi dell’emergenza Covid.

A dettare le regole è l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia (Usr), che in una nota ha confermato, «che sarà assicurata continuità all’attività scolastica in provincia di Sondrio durante i Giochi olimpici invernali, in programma dal 6 al 22 febbraio 2026». Quindi niente vacanze “fuori stagione”, scolasticamente parlando. Il tutto, «grazie a un’attenta programmazione e alla collaborazione tra le istituzioni, si conferma l’impegno per garantire la continuità scolastica e trasformare l’evento olimpico in un’opportunità di crescita per gli studenti e il territorio» dichiara il direttore generale dell’Usr Luciana Volta.

Una quadra trovata «grazie alla fattiva e proficua collaborazione con la Prefettura, il Comitato olimpico, gli enti territoriali e le società di trasporto pubblico locale».

Come anticipato sopra, non cambierà nulla per gli istituti comprensivi (materne, scuole primarie e medie), per i quali «la continuità didattica e i trasporti sono garantiti - si prosegue nella nota -. La frequenza scolastica in presenza sarà assicurata, grazie al servizio di trasporto scolastico gestito dai Comuni e dalle società di trasporto locale».

Diverso il discorso per gli studenti delle scuole superiori, per i quali «saranno previste soluzioni individualizzate, con lezioni in presenza o in modalità telematica, in base all’effettiva possibilità di raggiungere l’edificio scolastico». A fare la differenza, in questo caso, sono proprio i trasporti. Tant’è: seguiranno le lezioni in presenza, gli studenti, i cui «istituti sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici, che potranno garantire lo svolgimento delle lezioni in presenza, senza particolari disagi per gli alunni e per il personale scolastico», sia docenti che personale Ata (Amministrativi, tecnici e ausiliari).

Il quadro si complica per quegli istituti superiori «che si trovano in prossimità degli impianti olimpici (in Alta Valle), ma anche lungo le principali direttrici del traffico», si spiega nella nota dell’Usr, senza però indicare quali siano gli istituti interessati, che, si specifica, «potranno offrire l’opzione della didattica a distanza per gli studenti e per il personale, ove sia comprovata l’impossibilità di raggiungere a piedi la sede scolastica».

Su come organizzare l’attività didattica per le secondarie di secondo grado, «i dirigenti scolastici riceveranno indicazioni dettagliate».

Solo alle scuole superiori che hanno sede a Bormio - l’unica secondaria di secondo grado è l’Alberti -, «sarà offerta la possibilità di svolgere Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto – ex alternanza scuola-lavoro ), nell’ambito degli eventi collegati alle Olimpiadi».

Questo quanto ha deciso l’Usr, soluzioni, che definisce «efficaci per la comunità scolastica della provincia di Sondrio. Le misure adottate consentiranno di preservare il calendario scolastico, garantire la qualità dell’offerta formativa, tutelare il diritto allo studio e, infine, alleggerire il traffico nei giorni delle competizioni, agevolando in particolare gli spostamenti verso Bormio e Livigno».

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