Sondrio, Ucid e Fondazione Melazzini
in campo contro la povertà

Durante una cena benefica è emersa la fragilità di alcune fasce della popolazione. Crescono le difficoltà soprattutto per famiglie numerose e stranieri

Sondrio

Sondrio, da tanti ritenuta “la provincia ricca” della Lombardia, si rivela più fragile in alcune sacche della sua popolazione. È quanto è emerso durante l’incontro dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti di Sondrio in collaborazione con la Fondazione Melazzini su “Una rete solidale per contrastare le povertà” durante una cena benefica a favore di “Immensa”, la Mensa del Povero gestita dall’associazione “Amici di Vita Nuova”. A gestire la serata con numerosi ospiti, il presidente Ucid, Alfredo Bertolini, che si è soffermato sul senso di una solidarietà e di un impegno che ha bisogno di tutti. Un concetto rimarcato da Christian Cabello, consigliere di amministrazione Fondazione Pro Valtellina, referente del progetto “Propositivi” che intende restituire dignità a persone in difficoltà chiedendo un cambio di passo che vada oltre la beneficenza come fenomeno emergenziale in una società veramente solidale e inclusiva in cui nessuno «può girarsi dall’altra parte».

Massimo Bevilacqua, direttore Sol.Co., responsabile del progetto “ProPositivi” ha presentato pragmaticamente problematiche che richiedono alleanze e buone pratiche, esponendo dati allarmanti sul territorio con una povertà assoluta che si concentra maggiormente nel capoluogo con più famiglie in affitto, più stranieri, più famiglie numerose, più alta richiesta di misure d’emergenza come il buono per l’acquisto di generi alimentari o il sostegno per l’affitto di case private. Un osservatorio sconfortante con una vulnerabilità diffusa su tutto il territorio con l’aumento progressivo di persone senza tetto generando una grave emarginazione di persone che devono essere ospitate in centri di protezione (165 lo scorso anno). Una situazione che colpisce maggiormente famiglie con tanti figli, gli stranieri, i minori, senza dimenticare il pudore di uscire allo scoperto per alcuni. E qui inizia la bella storia raccontata da Silvia Tognoni, che si occupa del coordinamento dello Sportello Solidale alla Piastra che si è soffermata sull’importanza di empori solidali in cui fare spesa gratuitamente per un certo periodo con l’utilizzo di una tessera che dà accesso a beni di prima necessità, che in 8 anni ha sostenuto 400 nuclei familiari che a volte devono rinunciare anche a visite mediche specialistiche. Una “Solida-Rete” di tanti tessitori sociali volti al bene comune. D

i fronte all’aumento delle fragilità nel capoluogo, l’assessore Francesca Canovi ha ricordato il recupero dell’ex orfanatrofio di via Bassi che ospita per un certo periodo una ventina di famiglie. Maurizio Piasini, assessore ai servizi sociali, sottolinea l’intervento del Comune con i bonus bambini e l’impegno verso mercati convenzionati degli alloggi a prezzi calmierati. Giuliana Gualteroni per la Croce Rossa, onnipresente a favore di lunghe sacche di povertà, crede fermamente nell’interconnessione di tutte le forze in campo perché «l’unione fa la forza». È toccato infine a don Lorenzo Salinetti, vero artefice di questo miracolo sociale di “Immensa” al servizio fino a 250 persone al giorno per 5 giorni a settimana. Questo grazie all’aiuto di tutti, ma soprattutto degli oltre 90 volontari arroccati attorno ad una bandiera che intende diffondere il bene che genera il bene facendosi lievito di mille iniziative.

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