Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 28 Dicembre 2025
Struttura zoofila di Busteggia, accolti cento cani nel 2025
Nel giorno dell’anniversario della scomparsa di una volontaria, è entrato il centesimo cane del 2025. Un traguardo che evidenzia un aumento degli abbandoni e nuove adozioni. In corso i lavori per l’insonorizzazione
Montagna in Valtellina
Si chiama Nebbia. È un meticcio, femmina, bianco e nero. Ma cosa ha di tanto speciale? Lei è il cane numero 100 entrato quest’anno alla Struttura zoofila di Busteggia, gestita da Enpa Sondrio sul territorio comunale di Montagna. Un traguardo che, per un piccolo rifugio di valle, ha il sapore di un record e racchiude molto più di una semplice cifra. Cento ingressi in quasi dodici mesi significano altrettante storie di abbandono, recupero, cura e, in molti casi, di nuove adozioni. Un numero «impressionante», come lo definisce la presidente provinciale di Enpa, Sara Plozza, soprattutto se confrontato con gli anni precedenti, «quando gli ingressi si attestavano mediamente tra i 60 e i 65 cani».
Ma l’arrivo di Nebbia ha anche un valore simbolico che va oltre le statistiche. La coincidenza ha voluto che il centesimo cane facesse il suo ingresso proprio nel giorno dell’anniversario della scomparsa di una volontaria storica, venuta prematuramente a mancare otto anni fa in Alta Valle, profondamente legata all’Ente nazionale protezione animali. Una figura il cui ricordo è ancora vivo e la cui generosità, insieme a quella della famiglia, continua a sostenere concretamente l’attività della struttura.
«Grazie a questo aiuto la nostra Struttura zoofila - spiega Plozza - sta completando un percorso fondamentale di adeguamento», necessario dopo la conclusione della vicenda giudiziaria avviata in seguito alla denuncia di una vicina per il continuo abbaiare dei cani. Il Tribunale di Sondrio ha disposto la realizzazione di una barriera insonorizzante e proprio il contributo della famiglia della volontaria scomparsa sta permettendo di portare a termine i lavori. «È come se tutto combaciasse - spiega Plozza - l’ingresso del centesimo cane, il ricordo di Dany (il nome della volontaria) e il supporto che, tramite il marito e la madre, continua ad arrivare. Si sono anche offerti di coprire la parte dei costi che non riusciremo a raccogliere con la raccolta fondi: per noi è davvero tantissimo».
Un ringraziamento sentito, che la presidente ha voluto affidare anche ai social, con un messaggio carico di emozione. «Nel giorno in cui ricordiamo la tua prematura scomparsa - ha scritto il 24 dicembre sulla pagina Facebook del sodalizio - in Struttura Enpa Sondrio entra il centesimo cane dell’anno. Un numero che fa venire la pelle d’oca per un gruppetto di volontari in Valtellina». Un anno non semplice per il sodalizio, segnato da una causa che ha rischiato di mettere in discussione il futuro del rifugio, ma anche un anno di resilienza. «Siamo come la fenice - conclude Plozza - entro l’estate rinasceremo», rimarcando come «tenere viva la struttura sono i volontari, che ogni giorno dedicano tempo ed energie, e quelle “codine scodinzolanti” che rappresentano il senso più autentico dell’impegno di Enpa: salvare vite, una alla volta, anche quando le difficoltà sembrano insormontabili».
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