
Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 20 Agosto 2025
Svincolo e tangenziale dopo le Olimpiadi, ACI Sondrio: «Opportunità sprecata»
Il presidente dell’Automobile Club Sondrio, Andrea Mariani, esprime amarezza per il rinvio dello svincolo della Sassella e della tangenziale dei Trippi, opere ritenute strategiche per il territorio ma previste solo dopo Milano-Cortina 2026.
L’Automobile Club Sondrio torna a denunciare con forza i ritardi nelle opere viabilistiche ritenute strategiche per il territorio. In una lettera firmata dal presidente Andrea Mariani, l’ente parla di «profonda amarezza» nel constatare che «nonostante le reiterate segnalazioni, richieste e proposte avanzate fin dal 2022, le opere viabilistiche fondamentali per il comprensorio di Sondrio – lo svincolo della Sassella e la tangenziale dei Trippi – verranno, forse, realizzate non prima del 2027, ovvero un anno dopo la conclusione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026».
Mariani ricorda come, fin dall’inizio, l’ACI avesse indicato chiaramente la necessità di inserire queste infrastrutture tra le priorità legate all’evento olimpico: «Le nostre indicazioni erano precise, concrete e orientate a un vero beneficio per la comunità locale». Tuttavia, «le scelte operate dalla politica hanno privilegiato forzature e interventi spesso scollegati dalle reali esigenze del territorio, finalizzati più a rispettare scadenze e logiche esterne che a lasciare un’eredità utile e duratura alla Valtellina».
Il giudizio è netto: «Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un’opportunità storica sprecata, che lascia Sondrio e il suo comprensorio con infrastrutture inadeguate e promesse rinviate». Secondo Mariani, se si fosse dato ascolto alle proposte dell’ACI e agli studi del Politecnico di Milano «oggi non ci troveremmo ad apprendere con rassegnazione che opere cruciali per la viabilità locale vedranno la luce, forse, tra due anni».
Dopo gli ingenti investimenti pubblici sostenuti per i Giochi, il rischio è che resti poco per il territorio: «Accade dopo aver investito enormi risorse pubbliche per un evento che, almeno sul fronte infrastrutturale, rischia di lasciare ben poco in termini di valore duraturo per la nostra comunità».
L’ACI, assicura il presidente, non abbasserà la guardia: «Continueremo a vigilare e a sollecitare, con determinazione e senso di responsabilità, affinché gli impegni presi vengano finalmente onorati nei tempi più brevi possibili». E conclude: «La Valtellina merita infrastrutture all’altezza della sua storia, del suo presente e del suo futuro, certamente non si merita umiliazioni si fatte».
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