Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 27 Ottobre 2025
Tribunale di Sondrio, efficienza a rischio per carenza di organico
L’ufficio giudiziario valtellinese è tra i più efficienti d’Italia nella gestione delle procedure esecutive immobiliari, ma la mancanza di risorse umane potrebbe compromettere il buon risultato
Sondrio
Il Tribunale di Sondrio è tra i più efficienti d’Italia nella gestione delle procedure esecutive immobiliari, ma il dato positivo si scontra con una realtà quotidiana segnata da gravi carenze d’organico. Secondo l’ultimo report dell’Associazione T6, dedicato proprio al funzionamento delle esecuzioni, l’ufficio giudiziario valtellinese si colloca sul podio nazionale per efficienza, con soli 54 fascicoli aperti da oltre dieci anni, il numero più basso in assoluto insieme a Trieste.
Lo studio – «Il Funzionamento delle Procedure Esecutive: analisi e performance dei tribunali» – è stato curato dal professor Federico Cecconi del Cnr e dall’avvocata Laura Pelucchi de “La Scala società tra Avvocati”. Attraverso un’analisi approfondita delle performance dei tribunali italiani, il rapporto misura la capacità di smaltire l’arretrato e di ridurre i tempi medi di definizione delle pratiche. In un contesto nazionale in cui il 60% dei fascicoli è pendente da oltre cinque anni e il 26% da più di dieci, il risultato di Sondrio emerge come un modello di efficienza e di buona amministrazione.
Dietro l’eccellenza dei numeri, tuttavia, si nasconde un equilibrio fragile. Solo pochi giorni fa, nel corso della cerimonia di insediamento del nuovo presidente del Tribunale di Sondrio, Patrizio Gattari, il tema delle carenze di personale è tornato con forza al centro del dibattito, delineando un quadro in cui l’efficienza rischia di essere compromessa da una cronica scarsità di risorse.
Il procuratore della Repubblica, Piero Basilone, ha espresso forte preoccupazione: «La mancanza di un’unità in un tribunale grande come quello di Milano può rallentare i servizi, ma in una realtà piccola come Sondrio può addirittura interromperli. Ed è quello che temo possa accadere alla mia Procura». Basilone ha inoltre anticipato che, con i pensionamenti previsti per il 2026, la carenza d’organico supererà il 60%, una soglia che rischia di compromettere la stessa operatività degli uffici.
Un grido d’allarme condiviso anche dal presidente dell’Ordine degli avvocati, Paolo Tarabini, che nel suo discorso di benvenuto al presidente Gattari ha sottolineato come «la carenza di personale impone agli amministrativi un lavoro straordinario, che finisce per minare quel clima di appagamento e serenità di cui ci sarebbe tanto bisogno».
Tarabini ha ricordato che in passato la situazione era già arrivata a «compromettere la funzionalità stessa del Tribunale», in particolare nell’ufficio della Procura. «Tant’è – ha aggiunto – che la procuratrice generale Francesca Nanni, in visita nel 2024, disse che piuttosto che tenere un ufficio così, era meglio chiuderlo».
Nonostante tutto, il Tribunale di Sondrio continua a rappresentare un presidio di legalità e di coesione sociale per un territorio vasto e articolato, «che si estende da Livigno a Madesimo per 740 chilometri», come ha ricordato lo stesso Tarabini.
Il nuovo presidente Patrizio Gattari eredita quindi una doppia sfida: preservare l’efficienza che pone Sondrio ai vertici nazionali nelle esecuzioni immobiliari e, allo stesso tempo, garantire la tenuta di una struttura che rischia di non reggere senza un rafforzamento degli organici.
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