
Cronaca / Valchiavenna
Domenica 29 Giugno 2025
Molestie sulla figlia in affido, pronto il ricorso
Il legale del 43enne chiavennasco detenuto a Pavia: «Puntiamo a ottenere la scarcerazione»
Chiavenna
Si è avvalso della facoltà di non rispondere, nell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto lo scorso mercoledì, preferendo forse tentare la strada di rendere una dichiarazione spontanea per cercare di alleggerire la propria pesante posizione, ma il gip Fabio Giorgi ha confermato la misura cautelare della detenzione in carcere, quella dell’ordinanza che lo aveva condotto dietro le sbarre della Casa circondariale di via Caimi. L’imputazione, su indagini condotte nel massimo riserbo da carabinieri dipendenti dalla Compagnia di Chiavenna comandata in via interinale dal luogotenente Gim Toni De Masi, è severa: atti sessuali con minore. Ora l’avvocato Francesco Romualdi, con studio professionale nel capoluogo valtellinese, ha adottato le prime strategie per tentare di difendere al meglio il suo assistito, 43 anni, della Valchiavenna.
«Settimana prossima - annuncia il penalista Romualdi - depositerò un ricorso al Tribunale del Riesame di Milano. L’obiettivo è di fare annullare il provvedimento restrittivo della libertà adottato a carico del mio cliente, non ritenuto fondato. Nel frattempo lui, su decisione del giudice delle indagini preliminari, resta in carcere, ma nelle ultime ore è stato trasferito in una Casa di reclusione apposita per presunti sexual offender. E’ ora detenuto nel penitenziario di Vigevano, in provincia di Pavia».
Il caso è esploso di recente, quando un assistente sociale, durante un periodico incontro con la ragazzina in affidamento, che ha fra i dodici e i tredici anni, ha notato sul cellulare della giovanissima dei messaggi e delle immagini dal contenuto inequivocabile. Da lì, senza perdere tempo, è partita la segnalazione ai magistrati della Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, e il fascicolo è stato affidato a Daniele Carli Ballola, uno dei sostituti più determinati del pool guidato dall’esperto procuratore. E, sabato scorso, la svolta con l’arrivo dei carabinieri a casa del 43enne per l’esecuzione dell’ordine di custodia cautelare in carcere con la moglie che, incredula, ha appreso solo in quel momento delle gravi imputazioni. «La bambina era in affido alla famiglia della Valchiavenna da quattro anni - ricorda il legale Romualdi - e in passato tutto è filato liscio. Le accuse riguardano alcuni mesi di questa primavera 2025. Ora il Tribunale per i minori di Milano ha nominato un curatore per l’adolescente il quale, a sua volta, ha incaricato un avvocato della sua tutela».
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