Reparti bollenti: Asst corre ai ripari

Il caldo torrido dei giorni scorsi ha lasciato il segno anche negli ospedali della provincia di Sondrio, dove il sindacato NurSind ha segnalato condizioni ambientali difficili per pazienti e operatori sanitari

Sondrio

Questo fine settimana è all’insegna del maltempo con beneficio sulla canicola dei giorni scorsi che ha, però, lasciato il segno anche negli ospedali della nostra provincia. A sollevare il coperchio sul tema della «forte presenza di calore e condizioni ambientali non idonee alla tutela della salute e alla sicurezza di pazienti e lavoratori soprattutto nelle unità di degenza» è stato Gerlando Marchica, referente provinciale del sindacato NurSind, che ha inviato una lettera alla direzione generale in cui chiedeva informazioni su provvedimenti tecnici e ambientali adottati per «contrastare l’ondata di calore nei presidi di Sondrio, Morbegno e Chiavenna», era scritto.

Da noi interpellata, Asst Valtellina e Alto Lario ha inviato una nota di precisazione che dà conto delle misure in atto a questo scopo. «L’azienda, a inizio maggio, ha costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare - dicono da Asst -, coordinato dal direttore medico dei presidi, con il compito di gestire le problematiche connesse alle ondate di calore e garantire condizioni di benessere e di sicurezza per pazienti e lavoratori.

Le strutture principali, in particolare i padiglioni Est e Nord del presidio di Sondrio, sono state costruite in epoche in cui la climatizzazione estiva diffusa non era prevista in quanto riservata ad ambienti specifici come le sale operatorie, gli ambulatori ed aree cliniche particolari. In questi anni - proseguono da Asst -, l’azienda ha realizzato numerosi interventi in termini di potenziamento e adeguamento degli impianti per il trattamento dell’aria, di efficientamento energetico degli edifici mediante cappotti termici e sostituzione degli infissi, di installazione di nuovi impianti di climatizzazione centralizzata, l’ultimo dei quali in Oncologia, e di attivazione stagionale, a partire da fine maggio, di più di 100 condizionatori portatili». E non è tutto perché Asst precisa che è «in fase di realizzazione l’impianto di climatizzazione centralizzato per il reparto di Medicina di Sondrio, mentre i presidi di Morbegno e Chiavenna - si chiarisce - sono dotati di impianti più adeguati, quindi le condizioni microclimatiche risultano generalmente più favorevoli.

L’azienda monitora comunque in modo costante la situazione per programmare ulteriori interventi in base alla fattibilità tecnica e alle risorse disponibili, mentre il gruppo di lavoro multidisciplinare si sta attivando per pianificare e progettare l’adeguamento strutturale degli impianti di raffreddamento». Un problema, quello del calore nei reparti, che non riguarda invece il Morelli di Sondalo, situato in una location privilegiata da questo punto di vista, intorno ai 1300 metri di quota e contornato da pini.

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