Grosio, Andrea Pini lancia petizione online per medici di base

L’iniziativa nasce dopo un episodio personale e mira a sollecitare Comune, autorità sanitarie e Regione Lombardia a risolvere la carenza di assistenza.

Grosio

Ha sperimentato sulla sua pelle i disagi che un paziente può avere quando non sta bene e il medico di base non è presente. Ha toccato con mano la precaria situazione del sistema sanitario di Grosio, il suo paese. E allora Andrea Pini, grosino del 1978, ha deciso di lanciare una petizione online su Chng.it per chiedere l’immediata assegnazione di medici di base a Grosio. In ventiquattro ore, dato di venerdì mattina alle 11.30, i firmatari avevano già superato quota 200.

Pini si rivolge ai concittadini con queste parole: «Mi trovo a scrivere questa petizione con l’urgenza e la preoccupazione di chi si trova a dover fare i conti ogni giorno con una questione di primaria importanza: la salute dei nostri cari. I miei genitori, come molti di voi, necessitano di costante assistenza medica, e nell’attuale situazione del nostro Comune garantirla è davvero difficilissimo. Grosio necessita urgentemente dell’assegnazione di uno o più medici di base per assicurare che il diritto alla salute, sancito anche dalla nostra costituzione, sia rispettato per tutti i cittadini. In queste circostanze, la mancanza di un medico sul territorio diventa un rischio per tutti, specialmente per le persone anziane, fragili, che non hanno la possibilità di spostarsi agevolmente in altri comuni.

Secondo dati recenti, in Italia il numero di medici di base per abitante sta diminuendo, e l’impatto è pesantemente avvertito nelle aree rurali come la nostra. Questa situazione non solo viola il nostro diritto alla salute, ma mette a repentaglio la qualità della vita di tutti noi». Dopo la denuncia, la richiesta: «Chiedo al Comune di Grosio, alle autorità sanitarie e alla Regione Lombardia, di trovare una soluzione immediata a questo problema cruciale. Uniamoci per garantire a tutti noi il diritto all’assistenza sanitaria; vi invitiamo a firmare questa petizione per rendere Grosio un posto migliore e sicuro per tutti i suoi abitanti. Aiutiamoci a far sentire la nostra voce. Grazie per il vostro supporto e per unirvi a questa causa importante. Un concittadino preoccupato».

Come buona parte dei casi, queste iniziative esplodono a causa di eventi personali. «Mercoledì è stata male una mia parente e, non avendo il medico di base, ci siamo rivolti all’ambulatorio temporaneo richiedendo una visita a domicilio vista la gravità della situazione - racconta Pini -. La risposta è stata che dovevamo aspettare le 19 per poi chiamare la guardia medica. Arrivata l’ora X è iniziato l’iter per consultare la guardia medica, chiamando il call center 116117. Con una buona dose di pazienza, ci rispondono che un medico valtellinese ci avrebbe contattato.

Alle 21 abbiamo ricevuto la chiamata della dottoressa che, dopo una prima indagine sulle condizioni di salute, dice che bisogna recarsi in farmacia per fare due tamponi (Covid e un altro che non ricordo) e poi recarsi ai poliambulatori, operazione impossibile viste le condizioni della parente (febbre alta, vertigini e forte dolore alla gola). Quindi, esasperati, abbiamo fatto un’automedicazione nella speranza di stare meglio, ma la notte è passata insonne e le condizioni invariate. L’indomani mattina decidiamo di portarla in pronto soccorso e, dopo qualche ora di attesa, torniamo a casa con una semplice terapia antibiotica. Ecco, questa è la situazione che mi ha spinto a dare voce a una situazione ben nota, ma che secondo me necessita di un’ulteriore spinta. Spero che questa petizione raggiunga più persone possibili e che arrivi alle orecchie di chi può prendere provvedimenti. Io non sono nessuno, ho solo voluto gettare un sassolino e spero che qualcuno con più visibilità possa renderlo efficace». Paolo Ghilotti

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