In Alta Valle è viva la memoria di Matteo con il premio Baumgarten alla croata Ljutic

Diciannove le candidature di giovani atleti da tutta Europa per il riconoscimento. Scelta l’alunna e campionessa dello sci di Zagabria. La cerimonia di consegna del premio in una serata toccante nel ricordo del ragazzo

Valdidentro

È la studentessa e atleta croata Zrinka Ljutic la vincitrice della 28esima edizione del premio internazionale dedicato alla memoria di Matteo Baumgarten, giovane e promettente sportivo ma anche brillante studente dell’Alta Valle scomparso prematuramente mentre si trovava in America per motivi di studio.

In suo ricordo ma anche per perpetrare nel tempo la traccia tangibile, riflessiva, appassionata e appassionante del sapere, attenta alla bellezza del Creato e ai sentimenti profondi che, in vent’anni, Matteo ha lasciato in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo, papà Giacomo Baumgarten e mamma Paola Molara hanno istituito un premio, che per tradizione viene e consegnato in occasione dell’intermeeting dei Lions Club della provincia di Sondrio, dedicato ad atleti studenti di tutte le discipline riconosciute dalla Fis.

La provenienza

Tra le diciannove candidature di quest’edizione, provenienti da Italia, Croazia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Svizzera, Lituania, Giappone, Ucraina, Francia, Slovacchia e Austria, si è distinta Ljutic, nata a Zagabria nel 2004, specialista dello sci alpino e studentessa con profitto alla facoltà di chinesiologia dell’università di Zagabria.

Durante la stagione agonistica 2023/24 ha partecipato al circuito internazionale gare Fis e di Coppa del mondo ottenendo ottimi risultati. Al termine della stagione 2024/25, dopo aver conquistato nove podi in Coppa del mondo (tre vittorie in slalom speciale, cinque secondi posti, di cui uno in slalom gigante e quattro in slalom speciale e un terzo posto sempre in slalom speciale), ha vinto la Coppa di slalom speciale.

Essendo impossibilitata a intervenire personalmente nel salone d’onore del Grand Hotel Bagni Nuovi, il premio è stato consegnato ai suoi genitori e avvalorato da un colloquio di cuore e col cuore con il papà e la mamma di Matteo, un dialogo toccante tra chi è impegnato ed orgoglioso nel vedere sbocciare – sia negli studi che nell’attività agonistica – la propria giovane figlia, dopo averne sostenuto il percorso sin qui intrapreso e chi, in memoria di quel figlio tanto adorato quanto straordinariamente profondo di pensiero – un’ulteriore testimonianza della caratura di Matteo è stata la lettura della riflessione suggerita dalle parole di una lettera indirizzata a sua mamma dall’insegnante Sandra Ferruzzi –, da anni sostiene, anche grazie all’intervento di tanti amici, sponsor e istituzioni, il percorso di giovani atleti/studenti.

Gli interventi

Dopo la lettura, da parte di Cristina Turella, di uno scritto di Matteo, indirizzato alla mamma in occasione del suo 50esimo compleanno, è stata la volta dell’intervento di Patrizio Arpetti, insegnante di lettere.

Da parte di Giacomo Baumgarten e Paola Molara - che hanno saputo regalare tante emozioni ai presenti, anche grazie all’attenzione verso tutti e all’eleganza che li contraddistinguono, e hanno lanciato un messaggio disarmante con quella certezza della “vita oltre la morte che c’è, al di là di ogni dimostrazione” - un grazie al presidente del Lions Club Matteo Saligari, ai club della zona, alle autorità, alla Fis, a tutti gli amici, alla Fondazione Pro Valtellina, al Bim dell’Adda, al Bim dello Spol, alla Banca Popolare di Sondrio, alla Provincia di Sondrio e a tutti gli sponsor.

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