Mortirolo, la scelta del sindaco: le auto dei turisti non passano

A Mazzo arriva l’ordinanza del sindaco Marco Saligari dopo le polemiche sulla sicurezza: «Credo che il traffico si ridurrà del 50% e i ciclisti si sentiranno più tutelati»

Mazzo

I fari del mondo del ciclismo ieri sono rimasti puntati sul versante bresciano del Mortirolo, quello che fu scalato la prima volta dal Giro d’Italia. Quello di Mazzo, il più duro, quello mitico delle imprese di Marco Pantani, è rimasto nell’ombra, trascurato dai campioni del pedale. Ma proprio alla vigilia del passaggio della Corsa rosa il sindaco di Mazzo Franco Saligari, che nei mesi scorsi aveva minacciato la chiusura del suo versante del Mortirolo al passaggio di ciclisti per motivi di sicurezza, ha firmato un’ordinanza che limita il passaggio sul passo.

Si punta ai lavori

Se nei mesi scorsi sembrava intenzionato a fermare i ciclisti, invece il sindaco ha fermato le auto. Da ora fino alla fine di ottobre il transito sul versante di Mazzo sarà vietato alle auto dei turisti. Potranno accedere con i mezzi a motore solamente i proprietari di baite e terreni nella zona.

«Credo che il traffico andrà a ridursi oltre il 50% con questo provvedimento - afferma il primo cittadino -. Deve passare il messaggio che il traffico intervallivo deve transitare sulla strada di Grosio del Mortirolo. Riducendo in maniera drastica il passaggio di auto sul versante di Mazzo, i ciclisti si sentiranno certamente più tutelati. Ovviamente proseguono anche le trattative per arrivare ad un’asfaltatura ed un allargamento della strada come abbiamo chiesto nel tavolo di lavoro organizzato dalla Provincia di Sondrio».

Considerata la particolare conformazione della strada comunale da Mazzo all’incrocio con la Statale 42 in direzione Biorca, in direzione del Passo del Mortirolo, caratterizzata da strada stretta, numerose curve e tornanti e tratti con fondo strada degradato, visto il consistente numero di ciclisti, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi che affrontano la salita e spesso si trovano in situazione di pericolo in fase di incrocio e di affiancamento con i veicoli a motore, per tutelare la sicurezza dei ciclisti e degli altri utenti della strada è stato necessario limitare temporaneamente la circolazione veicolare, consentendola esclusivamente ai veicoli che transitano per raggiungere fondi, baite e accesso alle strade della viabilità agrosilvo pastorale.

La posizione degli “Amici”

Questo il commento dell’associazione “Amici del Mortirolo”, che aveva sollevato il problema sicurezza. «Capiamo l’alto senso di responsabilità del sindaco di Mazzo per non penalizzare i ciclisti che raggiungono il passo del Mortirolo da Mazzo da tutto il mondo, ma la nostra sicurezza e quella dei ciclisti che percorrono la mitica salita non è contrattabile. Purtroppo a tutt’oggi non c’è certezza sui finanziamenti richiesti, è da sei anni che le nostre richieste rimangono inevase. Speriamo nel passaggio del Giro d’Italia lungo la salita del Mortirolo da Mazzo già dall’anno prossimo».

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