Passo dello Stelvio ancora chiuso, sopralluoghi in corso

Due frane nella tarda serata di martedì hanno imposto la chiusura del versante valtellinese del passo, colpendo i tornanti 13 e 20. La circolazione resta interrotta in piena stagione turistica

Bormio

Due nuovi smottamenti hanno interessato nella tarda serata di martedì la strada statale 38 che conduce al Passo dello Stelvio, imponendo una nuova chiusura del tratto compreso tra i Bagni Vecchi e il Passo Umbrail. I movimenti di terreno, verificatisi intorno alle 23.30, hanno coinvolto il 13° e il 20° tornante, facendo riversare sulla carreggiata detriti e materiale roccioso. Fortunatamente non si registrano conseguenze per automobilisti o veicoli in transito, ma la situazione ha reso necessaria l’immediata interruzione della circolazione.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Bormio e di Tirano, i vigili del fuoco di Valdisotto e le squadre di Anas, che hanno provveduto a delimitare le aree critiche e ad avviare le prime operazioni di messa in sicurezza. Nelle ore successive i tecnici hanno iniziato a monitorare l’evoluzione del versante e a rimuovere il materiale franoso, con l’obiettivo di riaprire la strada nel più breve tempo possibile.

La chiusura arriva in piena stagione turistica e colpisce una delle arterie più celebri delle Alpi, percorsa ogni giorno da centinaia di motociclisti, ciclisti e automobilisti provenienti da tutta Europa. Il Passo dello Stelvio, con i suoi 2.757 metri, rappresenta non solo un collegamento strategico tra Valtellina, Alto Adige e Svizzera, ma anche un’attrazione internazionale per la spettacolarità dei tornanti e per lo sci estivo sul ghiacciaio. «Il versante di Bolzano del passo – spiega Umberto Capitani, direttore della ski-area dello Stelvio – è regolarmente aperto e da quella provincia consente l’arrivo dei turisti stranieri che vogliono sciare in condizioni ottimali, grazie anche alle recenti nevicate in quota».

Quello di martedì non è un episodio isolato. Meno di due mesi fa, a fine giugno, un imponente smottamento aveva già costretto alla chiusura prolungata del passo, con ingenti disagi per residenti e operatori turistici. In quell’occasione 2.500 metri cubi di detriti si erano staccati da un versante poco sopra i Bagni Vecchi, invadendo la carreggiata e rendendo la strada impraticabile per diversi giorni. L’evento aveva acceso i riflettori sulla fragilità idrogeologica dell’area e sulla necessità di interventi di consolidamento e prevenzione.

La viabilità resta dunque sorvegliata speciale: nelle prossime ore sarà decisivo l’esito dei sopralluoghi tecnici per stabilire tempi e modalità della riapertura della statale 38 e del Passo dello Stelvio dal versante italiano.

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