Teglio, 3mila euro raccolti per il progetto dedicato all’abuso

Grande partecipazione alla terza edizione della pizzoccherata benefica promossa dal Lions Club Tellino. I fondi serviranno a sostenere il progetto “Porcospini”, dedicato alla prevenzione dell’abuso e del bullismo tra i bambini delle scuole primarie

Teglio

Centocinquanta persone hanno generosamente partecipato, ieri a Teglio, alla terza edizione della “Pizzoccherata d’autunno”, promossa dal Lions Club Tellino, con la partecipazione del Lions Club di zona, per raccogliere fondi per il “Progetto porcospini - Bambini, genitori e insegnanti contro le molestie e l’abuso sui minori”. Ammonta a circa 3mila euro l’incasso della giornata che si è tenuta nella sala incontri dell’oratorio, messa a disposizione dalla parrocchia. I fondi serviranno per la nuova annualità del progetto di prevenzione primaria, dedicato ai bambini della quarta classe della scuola primaria individuata come età specifica in base agli studi dello psicoterapeuta Alberto Pellai, perché i bambini di questa età hanno già le capacità cognitive ed emotive per comprendere quanto proposto. Si tratta di un progetto di prevenzione specificatamente nato per il fenomeno dell’abuso, ma che si è rivelato negli anni una proposta educativa a 360 gradi che, oltre che di prevenzione dalle molestie, si occupa anche di bullismo, cyberbullismo e di dipendenza da social. Sostenitori sono la Comunità montana di Tirano, il Bim, sponsor privati, e la Fondazione Pro Valtellina.

«Fra quindici giorni cominceremo a Bormio e Valdisotto – ha spiegato il responsabile scientifico Claudio Marcassoli – ma sono coinvolte in tutto 18 scuole della provincia, per un totale di circa 50 classi e fino a mille studenti. In undici anni il progetto ha già raggiunto 9mila bambini in tutto il territorio».

Il progetto si articola in un primo incontro delle psicologhe con insegnanti e genitori, poi in cinque incontri con i bambini nelle scuole e, infine, un incontro di restituzione, momento educativo importante in cui si affrontano anche altri temi oltre a quello specifico della prevenzione delle molestie e dell’abuso sui minori. Si parla di bullismo, di dipendenza da social, di rispetto del proprio corpo e di quello degli altri. Fenomeno che preoccupa sempre più è quello della dipendenza da social, internet e web, paradossalmente già in bambini della scuola primaria. «La mia parola d’ordine è: “Niente telefonini alla scuola primaria” – ha concluso Marcassoli –. Ma poi salta fuori che molti genitori danno il cellulare come baby sitter ai figli, anche a tavola. Chi ha un telefonino autonomo capita che stia sveglio fino a tardi e anche di notte. Tre settimane fa ho ricevuto l’anteprima di uno studio scientifico americano che dimostra i danni cerebrali causati dallo stare più di tre ore al giorno davanti a uno schermo, sia della tv sia degli smartphone».

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