
Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 12 Agosto 2025
Teglio, bandiera palestinese ai burattini: turisti israeliani chiedono di rimuoverla
Per la famiglia israeliana quella bandiera affissa è simbolo di terrorismo e un messaggio ostile. L’artista ha rivendicato un gesto di solidarietà verso i bambini vittime della strage in corso
Teglio
Spettacolo di burattini con polemica a Teglio. Pomo della discordia la presenza della bandiera palestinese affissa su un lato del teatrino, che ha visto contrapporsi due visioni diverse: da una parte quella di un gruppo di turisti israeliani, per cui la bandiera è simbolo di morte e terrorismo; dall’altra quella dell’artista dello spettacolo, per il quale rappresenta invece il simbolo di un popolo che soffre. Raccontiamo la vicenda attraverso le loro parole.
Edoardo Marascalchi, in vacanza a Teglio con la sua famiglia, invitato da amici che frequentano la cittadina da quasi 20 anni, è ebreo, con doppia cittadinanza italiana e israeliana. Vive in Israele da 16 anni con la moglie e i quattro figli. «Lunedì pomeriggio avevamo intenzione di portare i nostri figli, di età compresa tra i 6 e i 15 anni, a uno spettacolo di marionette nel giardino della biblioteca – spiega –. Arrivati nel cortile siamo stati accolti dal palcoscenico del marionettista, addobbato con una bandiera palestinese. Non ho alcun problema se l’artista nutre simpatie per la causa palestinese, ma mi crea disagio l’esposizione di una bandiera che esprime il supporto a un movimento terrorista che inneggia alla distruzione di Israele e invita a uccidere gli ebrei ovunque si trovino».
La famiglia si è rivolta all’infopoint che, a sua volta, tramite la vigilessa comunale ha chiesto la rimozione della bandiera. «L’artista si è rifiutato sostenendo che non fosse un atto politico ma solo una forma di sostegno per i bambini che muoiono, precisando che lo spettacolo fosse per tutti i bambini – prosegue il turista –. Su mia proposta, gli è stato chiesto di esporre anche la bandiera israeliana: in fondo i primi bambini a morire per la guerra in corso sono stati quelli israeliani, uccisi durante gli assalti del 7 ottobre. Si è rifiutato anche di questo. Ovviamente i miei figli e quelli della nostra amica, anche loro ebrei, non hanno partecipato a uno spettacolo dove non si sono sentiti i benvenuti».
L’artista in questione è Riccardo Canestrari, romagnolo, da anni a Teglio con la sua compagnia Zanubrio Marionettes. Spiega la sua posizione: «Non faccio politica e non parteggio per partiti, questa la premessa – replica –. Ho pinzato su un lato del teatrino, in maniera modesta, la bandiera palestinese per una forma di solidarietà verso un popolo che soffre. Perché se ci sono tanti bambini che hanno visto il mio spettacolo di burattini, ce ne sono tanti altri che, invece, stanno morendo. Se il Papa espone la bandiera della Palestina nella Giornata della Gioventù cattolica, allora lo posso fare anch’io, no? Sono cattolico e sono partito da questo concetto. Io, che lavoro per i bambini e con i bambini, mi sento in diritto, senza offendere nessuno, di ricordarli, come d’altra parte fanno anche tanti altri artisti, la comunità internazionale e il pontefice».
Canestrari, con i suoi burattini costruiti artigianalmente, sta girando l’Italia in tournée dal mese di giugno e «non ho mai avuto problemi per questa mia scelta di esporre la bandiera palestinese, vedendo la quale la gente pensa al dramma. Se i turisti israeliani si sono sentiti respinti, è un problema psicologico loro. Tanti artisti del mondo dello spettacolo, a fine rappresentazione, dicono qualche parola sulla situazione che si sta vivendo in quelle terre: io preferisco affidarmi a questo semplice segno per dare una sottolineatura al dramma, e molte biblioteche che mi ospitano sono contente e apprezzano».
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