Teleriscaldamento, a Tirano è allacciato il 95% della popolazione

La città modello di sostenibilità. Gli alberghi e le strutture extra alberghiere, proprio per questo, hanno ottenuto o stanno ottenendo la certificazione ambientale

Tirano

Tirano come modello di città sostenibile dove il 95% della popolazione è allacciata alla rete del teleriscaldamento e dove gli alberghi e le strutture extra alberghiere, proprio per questo, hanno ottenuto o stanno ottenendo la certificazione ambientale.È il quadro illustrato dal presidente e amministratore delegato di Cogeninfra (Gruppo di cui fa parte la centrale abduana), Francesco Vallone, e dalla vicepresidente, Maria Ilaria Cannata, ospiti a Tirano in occasione della manifestazione “Tirano che cambia” per parlare della collaborazione nata con l’amministrazione comunale.

«Quando il sindaco, Stefania Stoppani, dopo l’insediamento, ha visitato la nostra centrale, abbiamo trovato una convergenza di pensiero su temi che sono anche i nostri, cioè quelli della sostenibilità e del risparmio – ha detto Cannata -. Per cui è stato un passaggio naturale quello di passare ad una collaborazione per parlare anche di turismo sostenibile. Peraltro, in occasione di “Tirano che cambia” la maggior parte di quanti hanno visitato la nostra centrale erano turisti, per cui significa che si sta andando nella giusta direzione». Il presidente Vallone ha aggiunto: «La nostra centrale non serve soltanto i cittadini che utilizzano calore per riscaldare le loro abitazioni, ma anche le strutture ricettive e Tirano, in questi ultimi, è cresciuta molto sotto questo aspetto. Lo sforzo, che ci è stato richiesto, è quello di essere efficienti e competitivi. Garantire il minor costo possibile per gli operatori si traduce in un’offerta più competitiva e, quindi, in maggiore turismo per l’area. Con la nuova amministrazione ci siamo detti che era il momento ideale per mettere a fattore comune le due esigenze: essere efficienti e diventare punto di riferimento per il turismo locale».

Di fatti alcune strutture ricettive, grazie al fatto di essere allacciate al teleriscaldamento, stanno ottenendo certificati di sostenibilità che anche su Booking sono indicati e richiesti. Le strutture ricettive e i b&b di Tirano sono tutte allacciate; ne manca forse solo una in una zona ancora non servita. «Il motivo è legato al fatto che il gasolio, oltre ad essere inquinante, costa di più e le altre tecnologie alternative come le pompe di calore sono meno convenienti e più delicate come funzionamento – osserva il presidente -. Il teleriscaldamento è comodo e funzionale». Tant’è che Tirano è stata portata come caso di successo a Key - The energy transition expo, l’ evento europeo dedicato a tecnologie, servizi e soluzioni integrate per l’efficienza energetica le energie rinnovabili in Italia e nel bacino del Mediterraneo, che si è temuto nel quartiere fieristico di Rimini qualche mese fa. «Tirano è davvero una città virtuosa con il 95% della popolazione teleriscaldata e crediamo che quanto fatto qui possa essere replicato in altri territori». Congeninfra sta lavorando per completare il 5 per cento mancante: «Restano da raggiungere le zone più periferiche – afferma il direttore commerciale del Gruppo Cogeninfra, Manuele Bombardieri -. Nei prossimi tre anni abbiamo in programma di collegare via Elvezia e via San Rocco a Madonna di Tirano. Più tecnicamente difficile da raggiungere il Dosso dove abbiamo messo delle sottostazioni di rilancio per spingere l’acqua a quella altezza. Inoltre Cogeninfra ha proposto all’amministrazione comunale di realizzare una Comunità energetica rinnovabile, partendo dal fatto che la centrale tiranese produce sia calore sia elettricità, è dotata di già di pannelli fotovoltaici. Infine uno sguardo anche nelle altre località teleriscaldate: Sondalo, Valfurva e Grosotto. «Facciamo circa15-20 allacci nuovi all’anno, quest’anno allacceremo il campo di tennis di Sondalo che andava ancora con caldaia a gasolio – conclude Bombardieri -. Valuteremo se portare la rete anche al complesso del Morelli».

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