Tirano: ecco la via orientale del cammino Mariano

Domenica mattina l’inaugurazione con la Camminata giubilare da Grosotto a Tirano

Tirano

Passa per prati, boschi, pascoli, meleti, entra in maniera discreta nelle contrade dei paesi, attraversa vie e viuzze e regala soste di grande interesse artistico, culturale, storico e religioso ai pellegrini o escursionisti – basti citare i meravigliosi affreschi di Cipriano Valorsa nella chiesa della “Madonnina” o della Beata Vergine di Caravaggio di Tovo Sant’Agata - la via orientale del Cammino mariano delle Alpi, che collega Bormio con Tirano lungo un percorso di circa 70 km e idealmente percorribile su 3 tappe, che si aggiunge alla già fruibile via occidentale, da Piantedo a Tirano (90 km su 5 tappe).

Domenica mattina l’inaugurazione con la Camminata giubilare da Grosotto a Tirano che ha raccolto in tutto – compreso chi si è inserito strada facendo, nelle tappe intermedie di Mazzo e Sernio e poi in piazza a Tirano – 150 persone. In prima linea, anche come camminatrici, i sindaci di Tirano e di Bormio, che hanno voluto provare con i propri “passi” (e occhi), è il caso di dirlo, la nuova opportunità che si offre al territorio, cui si è accodato dal suo paese anche il sindaco di Lovero, Annamaria Saligari, mentre i sindaci di Grosotto, Antonio Sala Della Cuna, e di Sernio, Severino Bongiolatti, hanno accolto la folta comitiva.

«La via orientale è un’altra bellissima esperienza che si aggiunge all’offerta di Tirano che sta puntando molto sulla sostenibilità e sul turismo lento – ha dichiarato il sindaco di Tirano, Stefania Stoppani, accompagnata dal consigliere Sara Muzio -. Questo cammino è una chicca in più rispetto a quanto Tirano offre, è costellato da bellissime chiese che permette di gustarsi l’arrivo nella cinquecentesca piazza Della basilica». «Il Cammino mariano rappresenta, innanzitutto, un percorso che condividiamo con gran parte della Valtellina e questo. di per sé, ha già un grande significato – ha detto il sindaco di Bormio, Silvia Cavazzi, presente alla camminata con l’assessore Samanta Antonioli -. E poi è decisamente un’opportunità in più per la destinazione turistica che invita persone nuove a visitare Bormio e a provare il percorso che è decisamente fantastico». Condividono con Cavazzi i tanti che, ieri mattina, all’alba sono partiti da Tirano per essere a Grosotto in tempo per l’inizio della camminata (durata quattro ore e mezzo) non prima di aver ascoltato le note dell’organo del santuario della Beata Vergine delle Grazie. In prima linea l’associazione Cammikando, che ha ideato il Cammino mariano delle Alpi che è stato poi accolto dal Comune di Tirano e dalla Rettoria del Santuario della Madonna di Tirano, per assumere una dimensione di ampio respiro con il coinvolgimento della Provincia di Sondrio che ha consentito la realizzazione dell’itinerario.

«Per noi è una grande soddisfazione – ha commentato la presidente di Cammikando, Lidia Culanti, che, insieme ai soci, ha guidato la camminata giubilare -. L’associazione in questi anni ha lavorato molto a questo progetto. Ci tenevamo tanto e siamo felici di questa giornata e del riscontro che già sta avendo con la via occidentale. Con l’inaugurazione della via orientale il progetto si può considerare chiuso dal punto di vista del percorso, ma ora ci sarà da seguire tutto il resto, i pellegrini e l’accoglienza». Come per ogni Cammino, è disponibile il “passaporto del pellegrino”, documento che attesta la percorrenza della via orientale tramite i quattro timbri che certificano, per le varie tappe, il passaggio del pellegrino. A fronte della presentazione della credenziale nell’ultima tappa, al santuario della Madonna di Tirano, verrà rilasciato il “testimonium” (certificazione dell’avvenuto pellegrinaggio) dal rettore del santuario della Madonna di Tirano.

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