
Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 23 Maggio 2025
Traffico di rifiuti a Livigno, udienza sospesa per tensioni in aula
Prosegue a Sondrio il processo sull’inchiesta che ha scosso Livigno nel 2022. Accuse pesanti per 17 imputati, tra cui l’ex comandante della Polizia locale. Il 3 giugno si torna in aula.
Livigno
Nuova udienza in tribunale a Sondrio del processo nell’ambito dell’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Sondrio con la Guardia di finanza e diretta dalla Direzione distrettuale antimafia, che nel luglio del 2022 ha scosso Livigno. Alla sbarra 17 persone, le accuse vanno dal falso in atto pubblico all’intromissione abusiva in sistemi informatici, dalla corruzione per l’esercizio della funzione al peculato, dalla rivelazione di segreti d’ufficio all’attività organizzata per il traffico di rifiuti.
Dopo diverse udienze filtro, durante le quali l’accusa ha ricevuto un duro colpo, ossia l’esclusione delle intercettazioni telefoniche e ambientali su cui poggiava l’accusa nei confronti del principale imputato, l’ex comandante della Polizia locale del Piccolo Tibet Cristoforo Domiziano Franzini, e di alcuni dei commercianti a processo, ad aprile è iniziata l’audizione dei testi, partendo proprio da quelli chiamati dall’accusa, rappresentata dal Pm milanese Francesco De Tommasi, volto noto anche perché ha rappresentato l’accusa nel processo contro Alessia Pifferi, la mamma accusata di aver lasciato morire di fame e di sete la figlioletta di 18 mesi due anni e mezzo fa.
E nell’ultima udienza ci sono stati anche attimi concitati: il giudice Carlo Camnasio ha sospeso l’udienza per una decina di minuti, richiamando uno degli avvocati difensori a mantenere un atteggiamento consono ad un’aula di tribunale. Si torna in aula il prossimo 3 giugno; fissata anche un’ulteriore udienza, in programma il 15 luglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA