
Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 12 Febbraio 2025
Aveva minacciato la moglie e i figli, dovrà rimanere lontano da casa
Confermata la misura restrittiva decisa dopo i momenti concitati di sabato scorso a Grosotto. All’arrivo dei carabinieri l’uomo si era barricato nel garage minacciando di togliersi la vita
Grosotto
Si è tenuta nella mattinata di oggi, nel Palazzo di giustizia a Sondrio, l’udienza di convalida del provvedimento di allontanamento d’urgenza dall’abitazione della famiglia dell’uomo che, nella serata di sabato scorso a Grosotto, aveva pesantemente minacciato la moglie e i figli: «Vi ammazzo tutti», aveva a certo punto gridato il cinquantenne di nazionalità straniera.
All’arrivo dei carabinieri si era barricato nel garage, affermando che si sarebbe tolto la vita: a chiamarli con il telefonino era stata la moglie terrorizzata, per quanto stava accadendo, i militari della locale stazione erano stati supportati dai colleghi della caserma di Sondalo e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tirano, guidata dal capitano Riccardo Angeletti.
Oggi il giudice delle indagini preliminari, Antonio De Rosa, ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Giulia Alberti e ha confermato la misura restrittiva dell’allontanamento dall’abitazione familiare per lo straniero, difeso d’ufficio dall’avvocato Caterina Ghioldi del Foro di Sondrio ieri in udienza sostituita da una collega.
Sabato sera il magistrato della Procura sondriese, allertata dai carabinieri, aveva detto ai carabinieri di procedere con l’allontanamento immediato e urgente dell’uomo, indagato per maltrattamenti in famiglia, nell’ambito di quanto contempla il cosiddetto Codice Rosso. Si trattava di applicare, come in effetti i carabinieri della stazione di Grosotto hanno poi fatto, la misura precautelare prevista dall’articolo 384 Bis del Codice di procedura penale, quasi l’equivalenza di un arresto. Tant’è che c’è stato bisogno di svolgere l’udienza davanti al gip per la convalida o meno del provvedimento a tutela della donna e dei figli minacciati.
L’indagato, che non può assolutamente avvicinarsi alla moglie e ai ragazzi, ha dovuto indicare l’alloggio scelto per dimorare, al momento non risulta con braccialetto elettronico. Ma gli uomini dell’Arma vigileranno sugli spostamenti del coniuge, affinchè non abbia contatti con la donna che potrebbe di nuovo sentirsi in pericolo.
La durata in cui il provvedimento resterà in vigore? Al momento è impossibile saperlo. Non è stabilito il tempo: dipenderà dall’evoluzione della vicenda giudiziaria, dalle eventuali istanze dell’avvocato dell’inquisito per una revoca della misura o per una sua attenuazione. Ma se il responsabile, in precedenza, si è reso protagonista di altri episodi di violenza potrebbe, in seguito, vedersi aggravare la sua posizione.
Alle forze dell’ordine risultano precedenti denunce della moglie? O chiamate al centralino d’emergenza per situazioni di potenziale pericolo in quella casa? Sono diversi gli elementi che possono incidere in un modo o nell’altro sul futuro del cinquantenne allontanato d’urgenza dal nucleo familiare, nella serata di sabato scorso, e che ora si è visto confermare a suo carico la misura restrittiva nell’udienza che si è tenuta ieri in Tribunale. Con i reati da Codice Rosso c’è la massima attenzione da parte di pm e giudici, come è giusto che sia.
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