Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 20 Novembre 2025
Graziella Fumagalli, fede e vita
Alla ricerca di testimonianze
Casatenovo Iniziativa di Ufficio missionario diocesano e parrocchia «Valutare la possibilità che il suo cammino venga riconosciuto esemplare»
casatenovo
È un team di cinque persone ad occuparsi della raccolta di materiale e testimonianze riguardanti la vita di Graziella Fumagalli, coordinate da Francesco Sironi di Campofiorenzo.
L’iniziativa è stata lanciata dall’Ufficio missionario diocesano e dalla Comunità pastorale Maria Regina di tutti i Santi di Casatenovo per valutare la possibilità che il suo cammino personale venga riconosciuto come esemplare e proposto, di conseguenza, alla preghiera e all’edificazione dei fedeli. La verifica mira a stabilire l’eventuale «riconoscimento del suo percorso di vita come esemplare».
Non alimentare aspettative
«È proprio questo l’obiettivo di questa ricerca, che per il momento è in fase embrionale e non sappiamo ancora quanto potrà durare – spiega Sironi – anche perché non si vuole alimentare aspettative che al momento sono premature e che dipendono interamente dalla volontà e dall’esame della Curia e degli organi religiosi competenti. Il nostro scopo resta quello di ricostruire nei limiti del possibile la vita di Graziella Fumagalli nel lungo periodo in cui è restata a Casatenovo e in Brianza, dove ha trascorso la maggior parte della vita. Non sarà semplice, perché era una persona molto riservata, che non metteva mai in mostra quello che faceva e ne parlava molto raramente, men che meno ne scriveva».
La ricerca
Quindi, certo, si cercheranno lettere e fotografie, ma saranno prima di tutto le testimonianze dirette di chi l’ha conosciuta, ci ha parlato, ci ha interagito come conoscente, parente, collega di lavoro, amico ad avere il peso maggiore nel lavoro di ricostruzione.
«Se proprio si vuole identificare la cifra della personalità di Graziella Fumagalli si deve pensare alla sobrietà, dei gesti, delle parole, dei comportamenti. Badava al sodo, senza tanti orpelli», dice ancora Sironi. Le ricerche saranno condotte in stretta collaborazione con il parroco don Massimo Santambrogio: «Ci vorrà del tempo – spiega il sacerdote – proprio perché Graziella Fumagalli era schiva e non scriveva molto. Tante persone, però, hanno condiviso la sua vita ed il suo tempo prima che partisse e le loro testimonianze saranno preziose, sia per quanto riguarda gli ultimi anni prima della partenza che quelli precedenti. Non vogliamo disperdere la sua testimonianza, verrà valutata la sua vita e la sua opera alla luce della sua fede».
Che questa ricerca in futuro possa avere anche altri sviluppi al momento non è dato dire, tutto dipende dalle autorità religiose, ma sono processi che in genere richiedono molti anni.
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