Lecco, chiesti sei anni e mezzo per la «cartomante» a giudizio per circonvenzione

Lei, con un passato da cartomante, si sarebbe praticamente impossessata della casa di un sessantenne lecchese, costringendolo a dormire in cantina. Accusa che rischia di trasformarsi in una condanna pesante per una 48enne della provincia di Bergamo, nei confronti della quale è stata avanzata richiesta di pena a sei anni e mezzo di reclusione, oltre al pagamento di una multa pari a 1.500 euro. La donna, infatti, deve rispondere di vari reati: maltrattamenti, circonvenzione di incapace, appropriazione indebita, sostituzione di persona e indebito utilizzo di carte di credito. Sulla prima di queste contestazioni, tuttavia, potrebbero esserci dei dubbi a proposito della sua sussistenza, da quanto emerso nel corso del processo. Un eventuale mancato riconoscimento dei maltrattamenti, insomma, potrebbe portare a una pena più lieve. La decisione, comunque, è rimandata all’udienza di martedì prossimo. Secondo le indagini condotte dalla polizia, l’imputata avrebbe circuito un sessantenne lecchese - costituitosi parte civile per chiedere la rifusione dei danni morali e patrimoniali.

I due si erano inizialmente conosciuti per via dell’attività di cartomante che avrebbe svolto in passato la donna. Un rapporto di presunta amicizia che avrebbe portato l’uomo ad ospitare la donna nella sua casa di Lecco. La convivenza però avrebbe visto la 48enne prendere una sorta di posizione dominante. La donna avrebbe cominciato a dettare regole e condizioni, trasformando la parte offesa in una sorta di ospite in casa propria.

La ex sedicente ‘maga’ è comparsa davanti al giudice Martina Beggio, nell’udienza dedicata alle conclusioni. Prima che prendesse parola la rappresentante della pubblica accusa, infatti, ha voluto rilasciare spontanee dichiarazioni, presentando la propria versione del fatto. A detta sua, tra lei e l’uomo ci sarebbe stato un rapporto di semplice amicizia, nel quale non si sarebbe mai approfittata di lui. Ha detto di essersi guadagnata da vivere in passato “in modo anche discutibile”, ma di aver cambiato vita negli ultimi anni.