
Cronaca / Circondario
Mercoledì 02 Luglio 2025
Olginate, droga sotto la leva del cambio dell’auto: fermati due marocchini senza fissa dimora
Gli agenti della Polizia locale hanno trovato due panetti di hashish del peso complessivo di circa 200 grammi e un calzino con una decina di dosi di cocaina, per circa 7 grammi totali.
Olginate
L’odore di hashish si sprigionava dall’abitacolo della macchina. Ai due agenti di pattuglia della polizia locale di Olginate è bastato controllare in un nascondiglio ricavato sotto la leva del cambio, per trovare la sostanza nascosta da due giovani nordafricani, entrambi ufficialmente senza fissa dimora: due panetti di hashish, appunto, del peso complessivo di circa 200 grammi e un calzino con una decina di dosi di cocaina, per circa 7 grammi totali.
Nei confronti dei due arrestati, entrambi marocchini senza fissa dimora di 23 anni, il giudice del tribunale Paolo Salvatore ha disposto la misura del divieto di dimora nel comune di Lecco e in quelli della provincia, in attesa della definizione del processo che li riguarda. Il controllo è avvenuto verso le dieci del mattino di martedì primo luglio. I vigili hanno proceduto al controllo di una vettura bianca con i due giovani di origine marocchina a bordo. Già alla semplice richiesta di documenti sono emerse alcune irregolarità. Il ragazzo al volante, infatti, era in possesso unicamente di una licenza di guida rilasciata dalle autorità del Marocco.
Il passeggero, invece, non aveva con sé alcun titolo di riconoscimento. Ma è dal controllo dei veicolo che sono arrivati i guai maggiori, con la scoperta della droga. Accompagnati in Questura per le procedure di fotosegnalamento, i due sono stati tratti in arresto con l’accusa di detenzione a fin di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’autorità giudiziaria ha disposto anche il sequestro dei loro telefoni cellulari e dei contanti trovati a loro disposizione: circa 400 euro in banconote di vario taglio. I due nordafricani, formalmente incensurati, sospettati di essere artefici di un giro di spaccio nei comuni attorno a Olginate, sono stati condotti in tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. Davanti al magistrato avrebbero presentato le loro scuse. Alla fine il giudice ha accolto la richiesta formulata dalla procura, che chiedeva il divieto di dimora in tutto il territorio del lecchese.
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