San Giacomo: «Che fine ha fatto la proposta per la razionalizzazione dell’incrocio?»

La domanda del Comitato viabilità tellina. Il sindaco, Ivan Filippini, non si fa trovare impreparato e precisa che l’amministrazione sta lavorando nonostante le difficoltà

Teglio

«Che fine ha fatto la proposta presentata per la razionalizzazione dell’incrocio di San Giacomo?», domanda il Comitato viabilità tellina. E il Comune di Teglio risponde: «Proprio settimana prossima avremo un incontro con Anas per parlarne».

Si ritorna a parlare dell’incrocio fra statale 38, binari della ferrovia e strada per Carona e di soluzioni volte a rendere più snella la circolazione visto che il semaforo da una parte ha reso meno pericoloso l’imbocco della strada per Carona o l’immissione sulla statale, dall’altra ha creato un tappo in determinati momenti di traffico intenso, specialmente nel week end.

«Il 1° luglio dello scorso anno in Comune è stato presentato il progetto di massima per la sistemazione dell’incrocio a San Giacomo – fa sentire la sua voce il Comitato viabilità tellina, tramite una nota -. Sistemazione necessaria, richiesta da anni dal Comitato attraverso parecchie iniziative. Lo scorso anno ci eravamo lasciati con questo pensiero: “Sarà la volta buona?”. Lo speravamo vivamente, perché dopo otto anni dall’installazione del semaforo, migliorare la viabilità di scorrimento e mettere in sicurezza chi deve svoltare sulla via per Carona e per Castello è doveroso. Purtroppo ad oggi nessun passo avanti, un silenzio assordante dell’amministrazione e la situazione è sempre quella. Piccole migliorie che aiuterebbero molto, a quanto pare, non sono prese in considerazione dai responsabili che di risorse ne stanno spendendo tante e male, in nome delle Olimpiadi. Nel contempo vorremmo anche capire che fine ha fatto la soluzione del ponte agricolo, frutto di un accordo con la FS, che aiuterebbe notevolmente a togliere mezzi sulla statale».

Il sindaco, Ivan Filippini, non si fa trovare impreparato e precisa che l’amministrazione sta lavorando nonostante le difficoltà. «Nel confronto avuto lo scorso autunno con Anas, ci è stato detto che il progetto che abbiamo presentato non vale la candela, cioè è troppo alto il costo rispetto ai benefici che potrebbe ricavarne la viabilità – afferma Filippini -. Vorremmo ricordare che il passaggio a livello scende circa trenta volte al giorno e questo ribadiremo settimana prossima quando ci vedremo con Anas». In sostanza con circa 287mila euro Teglio pensa di snellire il traffico creando tre corsie sulla statale: una che sale in direzione Sondrio-Tirano, una che scende in direzione Tirano-Sondrio ed una, intesa come corsia di preselezione, per svoltare verso Carona. Gli spazi per attuare questa soluzione ci sarebbero, ma andrebbe eliminato l’attuale marciapiede che si trova fra statale e ferrovia e che non viene molto utilizzato. Resterebbe chiaramente il marciapiede dalla parte opposta dove ci sono le attività commerciali. Gli attraversamenti pedonali verrebbero spostati più in direzione di Tirano, in modo da creare un percorso meno pericoloso.

Per quanto riguarda, invece, il cosiddetto ponte agricolo che verrà realizzato in direzione di Tirano, il sindaco aggiorna: «Abbiamo avuto diversi incontri con l’Autorità di bacino, per identificare quale fosse la soluzione migliore considerato che si tratta di un’area a rischio allagamenti, secondo il nuovo Piano di assesto idrogeologico uscito nel 2025. Abbiamo prospettato una soluzione che all’Autorità di bacino sta bene, per cui a fine mese la presenteremo alla Soprintendenza. Solo una volta che avremo tutte le autorizzazioni, come promesso, convocheremo un incontro con la cittadinanza per spiegare cosa si farà».

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