
Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 02 Maggio 2025
Truffatore seriale colpisce anche a Merate
dove un sessantenne ha perso 16.500 euro
Fabio Anobile, 31enne nato a Saronno, già medaglia di bronzo di ciclismo alle Paralimpiedi di Rio de Janeiro del 2016, prometteva beni di lusso a prezzi vantaggiosi senza poi consegnare la merce: ora è finito nelle aule di giustizia del Tribunale di Monza, dove il giudice Carlo De Marchi lo ha condannato alla pena di 16 mesi di reclusione per il reato di truffa
Merate
Faceva credere di poter ottenere beni di lusso a prezzi molto vantaggiosi, grazie alle sue conoscenze nel mondo dello sport e non solo, ma erano solo millanterie e a chi gli versava i soldi non dava nulla, tenendo invece il denaro per sé. Tra le vittime di Fabio Anobile, 31enne nato a Saronno, già medaglia di bronzo di ciclismo alle Paralimpiedi di Rio de Janeiro del 2016, figura anche un uomo di 60 anni residente a Merate, che avrebbe perso 16.500 euro dopo la promessa dell’atleta di fargli avere alcune biciclette in carbonio con un generoso sconto del 60% sul prezzo di vendita. Anobile, dal podio olimpico, è finito nelle aule di giustizia del Tribunale di Monza, dove il giudice Carlo De Marchi lo ha condannato nei giorni scorsi alla pena di 16 mesi di reclusione per il reato di truffa.
I fatti contestati risalgono ai mesi tra il 2021 e il 2022. Anobile si è fatto pagare la somma di oltre 16.000 euro per uno stock di bici in carbonio, promessi al 60enne meratese, al quale aveva garantito appunto lo sconto del 60% grazie alle sue conoscenze nel settore. Si è fatto versare la somma in varie tranche, ma senza mai di fatto consegnare nulla di quanto promesso, lamentando fantomatici ritardi e accampando scuse varie, fino a fare perdere i propri contatti.
Puntando invece sul fatto che la Rolex fosse uno dei suoi sponsor nelle gare, lo stesso imputato si è fatto versare da un 28enne di Brescia la cifra di quasi 9.000 euro per un orologio Daytona del valore di 14.000, ma anche questo prodotto, come le biciclette promesse al meratese, non è mai esistito. Anche in questo caso il ciclista paralimpico si sarebbe giustificato in vari modi, promettendo anche di restituire la somma fino a che le vittime non si erano decise a fare denuncia.
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