
Guerra alla droga nei boschi: blitz e retate
I controlli a Colico riaccendono i riflettori sul fenomeno legato alla conformazione del territorio, che agevola le attività delle bande di trafficanti.
Colico
Droga nei boschi: una “guerra” tra spacciatori e forze dell’ordine, combattuta a colpi di blitz e retate. I recenti controlli effettuati a Colico, dove i pusher hanno tentato il ritorno, ripropongono un tema strettamente legato a tutto il territorio di Lecco e provincia, che per la sua stessa conformazione, caratterizzata dalla presenza di molte aree boschive, favorisce le attività illegali delle bande organizzate di trafficanti, solitamente di provenienza nordafricana.
Le cronache degli ultimi 12 mesi sono ricche di notizie relative a interventi o segnalazioni di presenze sospette. A settembre 2024, i carabinieri della compagnia di Merate fermano due marocchini di 27 e 36 anni, entrambi irregolari, all’interno di un bivacco improvvisato nella vegetazione a breve distanza dalla Statale 36, nel comune di Bosisio Parini. I militari trovano mezzo chilo di droga: in prevalenza hashish e cocaina, ma anche una ventina di grammi di eroina.
Due mesi dopo, l’allarme arriva dai boschi di Berbenno, attorno alle frazioni di Monastero e Regoledo, dove viene trovato di tutto: zaini, stracci, passamontagna, fornelletti, addirittura un machete, oltre a immondizia. Segni tangibili di un traffico di stupefacenti, che all’epoca spinge i responsabili del Comune, seriamente preoccupati, a chiedere un summit in prefettura con le forze dell’ordine. Il fenomeno si “sposta” in città a Lecco, tra piazza Diaz e via Cavour, oltre che vicino alla stazione di Civate, e nei boschi di Valmadrera, Abbadia Lariana, Mandello del Lario e Galbiate, lungo la superstrada 36. In questo caso, sempre a novembre 2024, finiscono in manette cinque persone, tutte di nazionalità marocchina, tra i 21 e i 28 anni. Un giro da un migliaio di clienti, per un giro d’affari stimato in 240mila euro.
Nel periodo dello scorso Natale le segnalazioni dei cittadini arrivano a Rogeno, tra le località maggiormente interessate dal fenomeno. Sono in particolare i residenti di via Salvo D’Acquisto, che è il collegamento tra il centro e la frazione di Maggiolino, a parlare di «episodi di smercio di sostanze all’incrocio con via Boscaccio».
A febbraio di quest’anno i carabinieri di Morbegno e Ardenno sequestrano 300 grammi di hashish, 90 di eroina, 26 di cocaina, oltre a un bilancino di precisione, un machete e 320 euro in contanti. Tutto materiale nascosto nella boscaglia dei due comuni. A marzo finisce in manette Marco Malugani, lecchese di 51 anni già condannato per associazione a delinquere nell’inchiesta Oversize e dunque ritenuto vicino alla famiglia Trovato, coinvolto in una maxinchiesta della Dda milanese per imponenti traffici di droga tra Spagna e Lombardia. Nello stesso mese i carabinieri intervengono contro una banda di sei marocchini attivi nei traffici illegali tra Nibionno, Rogeno e Costa Masnaga. Inchiesta nata dal pestaggio brutale di un uomo e una donna italiani nelle zone verdi di Nibionno, e che ora aspetta la fissazione dell’udienza preliminare dove si prospetta la definizione del processo con patteggiamento. Ad aprile vengono smantellati altri bivacchi dei pusher tra Colico e Dorio. A luglio le indagini dei carabinieri di Sondrio si concentrano tra le aree boschive di Annone Brianza e Costa Masnaga: cinque arresti. Ancora a Colico, poi, l’intervento dei giorni scorsi.
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