Lecco-Bergamo, «nessuna variazione
del tracciato». Partirà ad inizio 2026
la progettazione della variante di Calolzio

L’assessore regionale ai lavori pubblici, Claudia Terzi chiarisce: «Non è possibile cambiare». Da gennaio il progetto dell’ ultimo lotto dell’opera, da via Sassi a Calolziocorte al ponte Cantù

Lecco

Partirà a inizio 2026 la progettazione della variante di Calolziocorte, ossia quel lotto del collegamento Lecco –Bergamo successivo alla variante di Vercurago. Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle infrastrutture Claudia Terzi.

In tutti gli ultimi tavoli tra enti sulla Lecco-Bergamo, tanto il Comune di Calolziocorte quanto i cittadini avevano chiesto ad Anas e Regione rassicurazioni sull’avvio della progettazione del tratto calolziese, inserito nel contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e Anas nel marzo 2024. Si tratta, nel dettaglio, di un tunnel di circa un chilometro che dovrebbe collegare l’area del Lavello (in particolare via Sassi), dove è prevista l’uscita della variante di Vercurago, all’area di Sala di Calolziocorte all’altezza del ponte Cesare Cantù in modo da evitare il passaggio del traffico dal centro abitato calolziese.

La Regione prende posizione anche sul tema delle risorse: «Sia con le amministrazioni comunali sia con i comitati dei cittadini – aggiunge l’assessore Terzi– siamo stati molto chiari: le risorse ci sono per il progetto della sola variante di Vercurago/lotto San Gerolamo. Modificare completamente il tracciato, come richiesto dai comitati, significherebbe redigere un progetto diverso, totalmente nuovo. Ciò comporterebbe sicuramente la perdita delle importanti risorse oggi presenti, previste dai decreti olimpici, e la necessità di riavviare il percorso progettuale ex novo, ripartendo da zero».

Al momento le risorse disponibili per la variante di Vercurago ammontano a 160 milioni a fronte di un costo stimato in 253 milioni di euro per una strada di circa 2.7 chilometri, di cui 2.4 in galleria, che dovrebbe collegare la frazione Chiuso di Lecco alla zona del Lavello. Negli scorsi giorni il comitato “Insieme per una diversa Lecco – Bergamo” ha inviato a Regione e Ministero delle Infrastrutture le 2.660 firme raccolte a sostegno della richiesta di rivedere completamente il tracciato dell’opera.

«È in corso da parte di Simico – conclude Terzi - la procedura per il completamento del progetto di fattibilità tecnico – economica della variante di Vercurago secondo la soluzione individuata dalla Conferenza di servizi tenutasi a fine 2023 con previsione di concluderne la redazione ad inizio 2026. Sarà poi necessario inviare il progetto al Consiglio superiore dei lavori pubblici per il parere di competenza, data la rilevanza dell’intervento, e successivamente al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per la procedura di valutazione di impatto ambientale. Queste procedure non sono certamente rapide, ma una volta concluso questo iter sarà finalmente possibile prevedere lo sviluppo del progetto esecutivo e la realizzazione dell’opera».

Secondo le ultime previsioni di società Infrastrutture Milano – Cortina il lungo iter autorizzativo non si concluderà prima dell’ottobre 2026. Entro aprile 2027 sarà poi aggiudicato l’appalto integrato mentre i lavori dovrebbero iniziare nel novembre dello stesso anno e terminare nel marzo 2033.

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