A Lecco una stanza protetta per le donne vittime di violenza

Uno spazio dedicato all’ascolto e al supporto, allestito in questura con arredi colorati per creare un’atmosfera familiare e protettiva, anche per i figli. L’inaugurazione in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Lecco

È la numero 305, in Italia, ed è tra le cinque nuove stanze dell’ascolto riservate alle vittime di violenze inaugurate in tutto il Paese martedì 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un’iniziativa, quella della creazione della sala per le audizioni protette all’interno del palazzo della Questura di corso Promessi Sposi, realizzata nell’ambito del protocollo d’intesa siglato nel 2020 e rinnovato nel 2023 fra la Direzione centrale anticrimine della Polizia e Soroptimist International d’Italia, un’organizzazione diffusa in tutto il mondo, su base volontaria, di donne che promuovono l’avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani. Obiettivo del progetto è quello di realizzare un ambiente riservato, accogliente e protetto dedicato all’ascolto e al supporto delle donne che decidono di denunciare episodi di violenza e maltrattamenti, assicurando loro, in un momento di particolare vulnerabilità, conforto e piena libertà durante la narrazione del proprio vissuto, in assenza di ogni tipo di giudizio.

I club di Soroptimist territoriali, Lecco e Merate, hanno lavorato per allestire la “stanza” con decorazioni e complementi di arredo colorati, luminosi e gradevoli, così da creare un ambiente familiare in cui la donna possa sentirsi a proprio agio, con uno spazio dedicato anche ai figli. Il momento del taglio del nastro è stato preceduto da un incontro con alcuni bambini studenti della scuola De Amicis di Lecco. Presenti le massime autorità del territorio, il prefetto Paolo Ponta, il procuratore capo Ezio Domenico Basso, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e, naturalmente, come padrona di casa, il questore Stefania Marrazzo, che ha accolto la presidente nazionale Soroptimist Adriana Macchi. Tutti hanno ribadito l’importanza di questa crescente sensibilità verso il fenomeno delle violenze di genere.

«Questa stanza rappresenta l’affermazione dell’importanza di esserci sempre, oltre all’approccio repressivo delle violenze e dei soprusi di genere, è fondamentale intervenire in chiave preventiva – ha detto il questore Marrazzo –. L’ammonimento, prerogativa della Questura, può essere strumento per bloccare il vortice di violenza; questa stanza è un luogo sicuro, senza pregiudizi, dove la donna sarà libera di raccontarsi. Come poliziotti abbiamo scelto ogni giorno di essere vicino a chi non è in condizione di difendersi e ha bisogno del nostro aiuto». Il prefetto Ponta ha ricordato «l’importanza della cultura del rispetto e dello spirito di servizio verso la comunità». Il procuratore Basso, invece, ha annunciato il rafforzamento dell’organico dedicato alla trattazione dei fascicoli del cosiddetto “codice rosso”, pur nelle difficoltà legate alla carenza di personale degli uffici giudiziari.

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