Al via i saldi invernali: si parte sabato 3 gennaio
Prevista una spesa media di 170 euro. Ecco cosa sapere per evitare brutte sorprese.
Sabato 3 gennaio, con il meteo che annuncia l’arrivo del freddo invernale, ovvero l’inizio della stagione tra pioggia, vento e nevicate, prendono il via i saldi invernali, ovvero gli sconti su quelli che dovrebbero essere gli ultimi capi, per così dire, pesanti come cappotti, piumini e giacconi.
Un controsenso, verrebbe da dire: ma le regole sono regole.
La scelta del 3 gennaio segue quanto previsto dagli «Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione», approvati il 24 marzo 2011, che fissano l’inizio delle vendite di fine stagione al primo giorno feriale prima dell’Epifania. «Qualora il primo giorno feriale antecedente l’Epifania coincida con il lunedì l’inizio dei saldi viene anticipato al sabato».
I ribassi avranno una durata massima di sessanta giorni, terminando il prossimo 3 marzo.
Archiviato lo shopping di Natale con un bilancio positivo, tenendo sempre conto delle varie differenze tra negozio e negozio, è ora tempo di acquisti a prezzo ridotto.
Sulla carta la data di inizio è quella di sabato, ma nella realtà già in questi giorni sono partiti i primi sconti ufficiosi, ma comunque con un taglio del prezzo.
Nelle vetrine merce invernale ce n’è ancora, non si troveranno tutti i colori e tutte le taglie, ma l’assortimento è ancora ricco.
Difficile stabilire una spesa media, che comunque andrà dai 170 euro in poi a persona, anche se come sempre c’è chi spende parecchio e chi poco nulla. I più richiesti saranno i capi spalla.
I ribassi andranno inizialmente dal 20 al 40%, poi, col passare del tempo, si arriverà al 50% e più.
Saldi che permetteranno di togliersi qualche sfizio; per fare un esempio pratico, un cappotto da 400 euro con lo sconto del 30% si paga 280 euro con un risparmio di 120 euro.
Attenzione alle regole: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme; in questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la sostituzione o la restituzione del prezzo pagato. Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e sui cartellini vanno indicati il prezzo pieno, la percentuale di sconto ed è consigliato indicare il prezzo in saldo.
Un tempo i saldi si facevano a fine stagione, ora invece arrivano subito dopo lo shopping di Natale, tanto che i commercianti non fanno più i bilanci dopo le festività, ma rimandano alla fine dei saldi che durano sessanta giorni. Come sempre sono le prime due settimane quelle clou per le vendite in saldo, poi pian piano l’interesse va diminuendo.
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