Lecco: fallita la mediazione, prosegue il processo a Morgan

Non ha avuto esito positivo il percorso di giustizia riparativa tra Marco Castoldi - ex leader dei Bluvertigo - e Angelica Schiatti. Il processo per stalking e diffamazione aggravata prosegue

Lecco

La giustizia riparativa non ha funzionato. Ha avuto esito negativo il tentativo di risoluzione del conflitto nella vicenda che vede Marco Castoldi, 52 anni, per il grande pubblico ‘Morgan’, cantautore e personaggio televisivo, imputato di stalking e diffamazione aggravata nei confronti di Angelica Schiatti, musicista di Merate con cui l’ex leader dei Bluvertigo aveva avuto una relazione sentimentale. Il processo davanti al giudice monocratico Martina Beggio prosegue il suo corso. All’udienza di questa mattina, il giudice ha chiesto alle parti di prendere atto dell’esito della relazione sul tentativo di giustizia riparativa, dal quale la donna, come trapelato già nei mesi scorsi, si sarebbe ritirata. Ma il procedimento, invece di entrare nel vivo dell’istruttoria, ha visto l’avvocata della difesa, Rossella Gallo, prendere parole per sollevare una questione di legittimità costituzionale sulla norma che, per il caso del reato di stalking, non consente al giudice di procedere all’estinzione del reato, quando viene attuata una condotta riparatoria considerata ‘congrua’ da parte dell’imputato, come un risarcimento. Da quanto emerso in udienza, tra l’altro, Angelica Schiatti avrebbe avanzato una pretesa risarcitoria pari a 150mila euro.

L’offerta di Castoldi, invece, è di 15mila. L’avvocata ha sottolineato la circostanza che, dalla fine del periodo di contestazione dei reati (tra il 2020 e il 2021), non sia mai più successo nulla. Al termine dell’udienza, il musicista cresciuto a Monza si è soffermato con la stampa per qualche dichiarazione. «E’ assurdo pensare che io sia una persona pericolosa, il tribunale dei media mi ha già condannato; ho subito danni gravissimi, umani e professionali», ha detto. Non poteva mancare il riferimento alla musica: «Dare a me dello stalker, è come dare del palestrato a David Bowie». Sull’esito infelice della giustizia riparativa, invece, ha aggiunto di che è un «luogo dove si valutano veramente il vissuto e i sentimenti delle persone», aggiungendo che, in questo caso «Angelica Schiatti ha perso un occasione». Il tribunale, sulla questione di legittimità costituzionale avanzata dalla difesa, ha rinviato la decisione alla prossima udienza, fissata in calendario al nove settembre.

Il processo a Morgan ha origine alla procura di Monza, nel 2021. Poi, accogliendo istanza dei difensori dell’artista, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale brianzolo Angela Colella ha dichiarato l’incompetenza territoriale del tribunale monzese, disponendo la trasmissione del fascicolo a Lecco, considerando Merate come il luogo di riferimento per la commissione dei presunti reati. Schiatti denuncia di essere stata molestata da telefonate e messaggi continui, e di essere stata screditata da frasi volgari e offensivi in una chat di gruppo, allegando tutto il materiale alla querela.

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