Lecco, opposizioni all’attacco sul progetto Bione: «Troppo commerciale»

Il progetto per il centro sportivo Bione divide. L’opposizione critica le scelte su bar, ristorante e finanziamenti. Dubbi anche sulla piscina e sulla gestione.

Lecco

Il progetto per la riqualificazione complessiva del centro sportivo Bione è stato presentato ieri sera ai consiglieri della commissione quarta, in una riunione iniziata alle 18 ma «segretata» da palazzo Bovara improvvisamente ieri mattina dopo che il primo ordine del giorno, pubblicato sei giorni fa, non conteneva alcuna indicazione in questo senso. In serata, invece, i membri della giunta hanno presentato il progetto alle associazioni sportive.

«In questa proposta – commenta Filippo Boscagli, candidato sindaco di Fratelli d’Italia alle prossime comunali – la componente commerciale è nettamente predominante rispetto al modello di centro sportivo che la città ha sempre conosciuto. Il numero di coperti previsti per il bar e il ristorante è enorme. Tutto ciò va a scapito delle attività più popolari tra i cittadini come calcio e rugby. Sul piano economico, il Comune si accolla una locazione finanziaria di vent’anni, assumendosi tutto il rischio d’impresa, mentre il gestore con un milione di euro di investimenti a proprio carico ottiene la gestione del centro per vent’anni, ovvero un possibile guadagno sproporzionato rispetto all’interesse pubblico».

Al momento non c’è alcuna certezza che il progetto in questione venga realizzato, né che venga realizzato in questa forma. Alle 12 del 12 gennaio scade il termine per la presentazione di proposte alternative da parte di altri soggetti privati. A quel punto verrà convocata la conferenza dei servizi preliminare, la quale avrà il compito di esaminare tutte le opzioni sul tavolo entro 15 giorni. All’autore della proposta che verrà giudicata più idonea sarà poi affidato l’incarico di redigere il progetto di fattibilità tecnico economica su cui il consiglio comunale dovrà dichiarare la «pubblica utilità». A quel punto verrà indetta la gara per aggiudicare la progettazione esecutiva e i lavori.

«Contrariamente a quello che ha sostenuto l’assessore Torri questa sera – osserva Lorella Cesana - le minoranze e le associazioni sportive non hanno mai chiesto una nuova piscina ma hanno sempre chiesto che si dedicassero al Bione le giuste risorse e soprattutto attenzioni per una buona e accurata manutenzione del centro. L’assessore ci ha fornito una informazione fuorviante sostenendo che 13 associazioni sportive hanno sottoscritto il progetto mentre le manifestazioni di interesse sottoscritte dalle società sono del 10 maggio 2024, ovvero 11 mesi prima della presentazione del progetto. Come minoranze avevamo chiesto la convocazione delle associazioni in commissione, senza ottenere risposta positiva».

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