Lecco, ripartiti i lavori al tribunale: «Una svolta attesa da anni»

Dopo oltre due anni di stop, a metà luglio è ripartito il cantiere di Palazzo Cereghini, storica sede del tribunale di Lecco. Per completare l’intervento serviranno circa due anni

Lecco

«Abbiamo accolto la notizia della ripartenza dei lavori con grande soddisfazione». Sono anni che il mondo della giustizia lecchese attende la fine della riqualificazione di Palazzo Cereghini, la storica sede del tribunale situata in piazza Affari.

Oggi operatori e cittadini sono costretti a fare la spola tra corso Promessi Sposi, dove il tribunale si era trasferito dopo la chiusura della sede in centro, e la nuova torre di via Cornelio, che da fine 2023 ospita il giudice di Pace, l’ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti e l’Ordine degli Avvocati di Lecco.

Per questo, quando a metà luglio Palazzo Bovara ha annunciato la ripartenza dei lavori, fermi dal 2022, la notizia è stata accolta con favore. «Eravamo già stati informati della ripartenza del cantiere – spiega l’avvocato Elia Campanielli, presidente dell’Ordine degli Avvocati – il Provveditorato alle opere pubbliche ha costantemente aggiornato il tribunale, che a sua volta riferiva a noi. Un giorno, a Milano, avevo anche incontrato casualmente il provveditore, il quale mi aveva confermato l’imminente sblocco. Nei giorni successivi all’annuncio del Comune un po’ di movimento c’è stato, poi è iniziata la pausa estiva».

Per completare l’opera e riaprire la storica sede del tribunale, progettata dall’architetto Mario Cereghini tra il 1939 e il 1941, serviranno circa due anni. «La nuova torre – aggiunge Campanielli – è stata costruita in aderenza al palazzo storico di modo che, una volta concluso il cantiere, sarà possibile creare delle aperture nei muri dei primi due piani per rendere i due edifici comunicanti. Si tratta di un intervento edilizio semplice».

In generale, secondo il presidente dell’Ordine degli Avvocati, la riapertura porterà benefici all’intera città. «Per gli operatori della giustizia – spiega – avere i servizi tutti concentrati in un unico punto, e non suddivisi in due sedi come ora, è sicuramente importante, così come lo è poter usufruire di un palazzo funzionale e dotato di ampi spazi. Certo, i parcheggi sono carenti, ma quando il tribunale tornerà nella sede storica chi proviene da fuori città potrà arrivare in treno, cosa che ora non è possibile. In aggiunta, non vedere più un cantiere ma Palazzo Cereghini, un edificio con un suo carattere, sarà un biglietto da visita migliore per chi entra in città dal ponte Kennedy».

La zona di piazza Affari, negli ultimi anni segnata dal degrado, potrebbe così beneficiare di nuova vitalità. L’auspicio è che la presenza di operai e mezzi contribuisca a scoraggiare episodi di vandalismo e aggressioni che hanno generato forti preoccupazioni tra commercianti e residenti. L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa, con cassonetti dati alle fiamme. A fine giugno, forze dell’ordine e soccorritori erano già dovuti intervenire per un incendio appiccato all’interno del cantiere: senza l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco i danni all’ex tribunale avrebbero potuto essere ingenti.

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