
Cronaca / Lecco città
Giovedì 12 Giugno 2025
Lecco, truffatrice fermata in stazione: aveva convinto un’anziana a consegnarle denaro e gioielli
Il copione andato in scena è quello della telefonata del “finto parente”. Fortunatamente in questo caso il finale ha visto l’arresto della malvivente, una trentaduenne dell’Est Europa
Lecco
Il “copione” andato in scena è quello della telefonata del “finto parente”. Consiste nella telefonata di una donna che (in questo caso) spacciandosi per la nipote della vittima - un’anziana comasca - racconta di un familiare della stessa ammalato di un tumore appena diagnosticatogli, per il quale è necessario un intervento chirurgico estremamente costoso. Fortunatamente, in questo caso il finale, ha visto l’arresto della malvivente, una trentaduenne dell’Est Europa finita in manette grazie alla collaborazione tra gli agenti delle volanti di Como e i loro colleghi della Squadra Mobile di Lecco.
L’operazione è scattata nel pomeriggio di martedì 10 giugno, nell’ambito di un servizio specifico di contrasto ai reati predatori. Alla Questura lecchese è giunta la segnalazione di una possibile frode ai danni di un’anziana. Una donna, corrispondente alla descrizione della truffatrice, è stata notata nei pressi della stazione di Lecco. I poliziotti hanno deciso di fermarla, anche perché negli stessi istanti arrivava confermava dagli agenti comaschi del raggiro consumato nella città lariana.
Dopo il numero della finta parente, infatti, la criminale si è presentata sotto l’abitazione dell’anziana per arraffare soldi e oggetti preziosi. Erano in due. La 32enne è poi tornata a Lecco in taxi. Una volta arrivata alla stazione, ha trovato ad attenderla le forze dell’ordine. Era in possesso di circa 350 grammi di gioielli in oro, e diverse banconote di denaro contante che l’anziana signora le aveva consegnato poco prima. Nel corso degli accertamenti successivi, è emerso che l’arrestata ha fornito una carta di identità straniera fasulla. A quel punto è scattato l’arresto per truffa aggravata in concorso e per possesso di documenti di identificazione falsi. Il giudice del tribunale di Lecco Paolo Salvatore, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto, ha convalidato il provvedimento restrittivo e disposto la custodia cautelare in carcere, prima di trasmettere gli atti all’autorità giudiziaria comasca, competente territorialmente per il luogo in cui è stato commesso il reato.
Secondo i dati diffusi nelle scorse settimane dalla questura di Lecco, le denunce relative a frodi di vario genere sono state 1559 nel corso del 2024, mente l’indice di criminalità del Sole 24 Ore, nel 2023, collocava la provincia lecchese al ventottesimo posto per truffe e frodi informatiche denunciate. E’ di poche settimane fa anche l’arresto di due persone con oggetti d’oro per un valore di circa 10mila euro, appena prelevati con l’inganno a casa di una signora novantenne, ai quali avevano raccontato la storia dei finti carabinieri che avevano bisogno di soldi per far uscire dal carcere la nipote della vittima.
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