
Cronaca / Lecco città
Martedì 07 Ottobre 2025
Visite a domicilio per gli over 65 fragili: 5 milioni di euro da Regione all’ATS Brianza
Regione Lombardia avvia una sperimentazione che porta le visite specialistiche direttamente a casa degli anziani fragili. All’ATS Brianza, che comprende anche la provincia di Lecco, destinati oltre 5,4 milioni di euro nell’ambito del PNRR per potenziare la sanità di prossimità.
Regione Lombardia ha approvato un nuovo provvedimento che introduce, in via sperimentale, visite specialistiche domiciliari per le persone over 65 fragili, con difficoltà ad accedere ai servizi ambulatoriali. L’iniziativa punta a rendere la casa il primo luogo di cura, rafforzando la presa in carico territoriale dei pazienti più vulnerabili.
All’ATS Brianza, competente anche per il territorio lecchese, è stata assegnata una quota di quasi 5,5 milioni di euro. Le risorse serviranno a potenziare i servizi di assistenza domiciliare già attivi, ampliando l’offerta di prestazioni specialistiche direttamente al domicilio degli anziani.
«Con questo investimento concreto, portiamo la medicina specialistica a casa delle persone che più ne hanno bisogno», dichiara il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia, Mauro Piazza. «La nostra priorità è rendere i servizi sanitari più accessibili, soprattutto per gli anziani soli, con difficoltà motorie o residenti in aree più isolate. L’ATS Brianza avrà un ruolo centrale nel coordinare queste nuove attività sul territorio lecchese, assicurando qualità, continuità e prossimità delle cure».
Il provvedimento prosegue il percorso avviato con la DGR n. 4891/2025, che aveva promosso progettualità sperimentali da parte delle ASST. Con il coinvolgimento di tutti gli erogatori domiciliari accreditati, la Regione compie ora un passo ulteriore verso un modello di sanità territoriale integrata.
A livello regionale il finanziamento complessivo previsto è di 44 milioni di euro, provenienti dal PNRR – Investimento 1.2 «ADI – Assistenza Domiciliare Integrata». Il riparto tra le ATS è stato definito sulla base della distribuzione della popolazione anziana nei diversi territori.
«Si tratta di un’azione concreta per garantire maggiore equità e accesso alle cure – conclude Piazza –. Le persone fragili non devono essere lasciate sole: con questo provvedimento, Regione Lombardia dimostra che la sanità pubblica può e deve arrivare dove c’è più bisogno, anche dentro le mura di casa».
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