Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 26 Dicembre 2025
Casatenovo, mozione sugli ex ambulatori: «Diventino luogo di aggregazione»
Il gruppo Casatesi contesta l’utilizzo assistenziale e propone una soluzione aggregativa e ricreativa per l’area, ferma da due anni.
Casatenovo
Il futuro della palazzina degli ex ambulatori medici di via Volta, nella frazione di Rogoredo, torna al centro del dibattito consiliare. Il gruppo Casatesi ha presentato una mozione per chiedere all’amministrazione di valutare una destinazione aggregativa e ricreativa dell’immobile, anziché quella assistenziale finora prospettata. La struttura di proprietà comunale è inutilizzata dal primo luglio 2023, quando il servizio sanitario è stato chiuso. L’edificio si trova attualmente in discrete condizioni di manutenzione, ma il mancato utilizzo sta determinando un progressivo deterioramento che incide sul suo valore.
Secondo il Piano di governo del territorio vigente, l’area è classificata come «per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale» nel Piano dei servizi e come «per progetti strategici» nel Documento di piano. L’amministrazione comunale ha comunicato da tempo l’intenzione di affidare la gestione dell’immobile all’azienda speciale Retesalute per attivare un servizio di residenza temporanea assistenziale. «Ad oggi non risultano noti eventuali sviluppi della vicenda quali modalità e termini dell’assegnazione dell’immobile, progetto esecutivo e relativi costi per la trasformazione interna del fabbricato», si legge nella mozione presentata dalla consigliera Chiara Caspani.
Il documento sottolinea che di recente il Comune ha già messo a disposizione di Retesalute il fabbricato di via Misericordia a destinazione commerciale, con concessione gratuita per cinque anni. Il gruppo di minoranza ritiene inadeguate le tempistiche con cui si sta procedendo alla formalizzazione dell’accordo tra Comune e Retesalute, considerando che la struttura è ferma da due anni e mezzo generando costi senza fornire servizi ai cittadini. La mozione evidenzia la posizione strategica dell’edificio, situato tra il centro sportivo comunale e l’area fiera, zone a forte vocazione aggregativa e ricreativa.
«Una destinazione aggregativa-ricreativa dell’immobile risulta essere certamente più organica e funzionale al contesto esistente permettendo ai cittadini una migliore fruizione degli spazi già esistenti», sostiene Casatesi, richiamando il principio urbanistico della distinzione spaziale delle funzioni. Il consiglio comunale è chiamato a impegnare sindaco e giunta a riconsiderare la destinazione d’uso e a estendere la scelta ai cittadini attraverso un’assemblea pubblica conoscitiva delle proposte, per arrivare a una decisione «più partecipata e condivisa possibile».
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