Merate, più fondi per la videosorveglianza e vigilanza privata

Il Comune stanzia oltre 300 mila euro. La minoranza chiede più sicurezza diurna dopo gli episodi di microcriminalità segnalati dai cittadini e dai commercianti.

Merate

Merate. Lo stanziamento per aumentare l’efficacia della videosorveglianza in città supererà i 300 mila euro quest’anno. Il Comune cercherà di incrementare l’organico della polizia locale e il servizio di pattugliamento serale da parte della polizia privata, avviato a inizio giugno, sembra cominciare a dare i suoi frutti.

È il succo della risposta del sindaco Mattia Salvioni all’interrogazione presentata dal gruppo Prospettive per Merate riguardante la microcriminalità e la sicurezza cittadina. Salvioni ha anche annunciato che ai commercianti del centro è stato chiesto di non lasciare fuori sedie e tavoli durante gli orari di chiusura notturni, per evitare assembramenti di gruppi di ragazzi e compagnie varie. Il documento presentato dalla minoranza evidenzia alcuni episodi recenti:

«Sabato 28 giugno 2025, tre minori sono stati costretti a rifugiarsi in un negozio Conad e poi a chiedere aiuto in area Cazzaniga, a seguito di minacce da parte di un gruppo di giovani che pretendeva denaro. Una sessantaseienne in scooter ortopedico è stata derubata da due motociclisti mentre pagava una bolletta. Questi non sono casi isolati, ma solo due dei numerosi episodi recenti che hanno interessato Merate, anche in orario diurno e in aree centrali».

La minoranza riconosce che l’amministrazione ha attivato il servizio di vigilanza armata privata che opera dalle 22 alle 3 d’estate e dalle 21 all’1 in autunno, mentre il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha previsto progetti di implementazione della videosorveglianza per Merate, che hanno portato all’estensione del sistema esistente con 12 nuove postazioni e 26 telecamere, per 32 flussi video complessivi.

Ma per Massimo Panzeri e soci sembra non bastare: «Nonostante queste misure, si registra un diffuso sentimento di insicurezza da parte della cittadinanza. Sebbene la vigilanza armata privata sia considerata uno strumento utile per integrare la presenza delle forze dell’ordine nelle ore notturne, gli episodi avvenuti in pieno giorno dimostrano che questa impostazione non è sufficiente».

Si suggerisce di implementare la strategia di sicurezza «tenendo conto delle esigenze di presidio diurno» e se l’amministrazione non consideri «necessario ampliare gli orari e le modalità di impiego della vigilanza armata privata, o rafforzare il servizio pubblico di sicurezza con ulteriori strumenti».

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